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Argentina, Batistuta su Messi: “Non sarà mai come Maradona”

Lionel Messi - Foto Agencia de Noticias ANDES CC BY-SA 2.0

“Messi, anche se tecnicamente è uguale o magari superiore, non riesce a superare Maradona. Il carisma di Diego non è paragonabile a quello di Lionel”. Anche Gabriel Omar Batistuta dice la sua sul paragone tra i due giocatori argentini più forti della storia, Diego Armando Maradona e Lionel Messi. L’ex attaccante di Fiorentina, Roma e Inter, intervistato dal “Corriere dello Sport”, non sembra avere dubbi tra chi sia tra i due quello davvero più forte e amato dal popolo albiceleste.

“Diego rappresenta anche l’argentino in tante cose, non solo del calcio – continua Batistuta -. E’ il primo che ci ha portato alle stelle, vincendo il Mondiale. Ha carisma, aveva un talento e una fantasia rari. Diego poteva anche gestire lo stadio, tutti guardavano lui. Ho giocato con lui e le posso dire quanto fosse decisivo tecnicamente per la squadra. Io ho visto cosa succede accanto a Diego, vive accompagnato da una luce particolare. Anche se non sono d’accordo con molte cose che lui fa, il suo stile di vita non è il mio, io sono quasi l’opposto, noi due abbiamo però una buona relazione e per me lui è e resterà il più grande”.

L’argentino parla poi anche di altri suoi connazionali, gli attaccanti di Juventus, Gonzalo Higuain e Paulo Dybala, e Inter, Mauro Icardi: “Se Higuain mi somiglia? No, sinceramente no. E’ giusto che sia così, ognuno deve essere quello che è. A me non piaceva essere paragonato ad un altro, io volevo essere io. Magari prendevo spunti da tutti, ero una spugna. Sono stato umile, guardavo tutti. Da Van Basten all’ultimo attaccante della serie A. Ognuno ti lascia qualcosa, sempre. Higuain o Icardi stanno venendo fuori bene. Higuain sono già dieci anni che è ai massimi livelli, quindi non ha niente da dimostrare. Icardi è un po’ più giovane, però anche lui quando ha voglia, segna. Dybala? E’ un buon giocatore, davvero. E sta crescendo. Ma bisognerebbe vederlo al cospetto di altre difese, in altri campionati, per giudicarlo pienamente”.

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