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Una serie di calcoli e di algoritmi, processati a una velocità impressionante. È questo il segreto di Wallabies, l’app che stravolgerà il calciomercato del futuro. Luigi Libroia, Federico Romano e Marco Englaro hanno progettato un sistema che aiuterà dirigenti e procuratori a investire in maniera oculata e a scoprire i nuovi fuoriclasse in giro per l’Europa.
Ecco come funziona: l’applicazione raccoglie una gran quantità di dati (messi a disposizione da società internazionali) e poi le processa, confrontando migliaia di informazioni statistiche e variabili tecniche di ciascun calciatore osservato. Così facendo, si possono comparare le prestazioni dei giocatori, valutarle e prevedere addirittura le loro performance in futuro.
In questo modo, diventa un gioco da ragazzi sostituire un calciatore che ha preferito trasferirsi in un’altra squadra e sarà addirittura possibile assicurarsi a prezzi stracciati potenziali campioni prima della loro definitiva esplosione. Con Wallabies, infatti, è possibile stabilire quale giocatore in Europa e nel mondo somigli di più a un dato calciatore e con quale percentuale di affinità. Uno strumento molto utile in fase di scouting perché permette di analizzare un enorme numero di tesserati, altrimenti impossibili da visionare dal vivo (gli autori dell’idea hanno calcolato che, per svolgere lo stesso compito di Wallabies, sarebbero necessari circa 400 osservatori).
Un’idea al limite della fantascienza (e tutta made in Italy) che, da oggi, è a disposizione del mondo del calcio. Funzionerà?