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La sfida tra Serbia-Svizzera termina sull’1-2 per la squadra di Petkovic grazie al gol nel recupero di Shaqiri e la questione passaggio del turno sarà conteso nell’ultima giornata. Gli uomini di Krastajic partono a mille ed il vantaggio arriva dopo pochi giri di orologio, con Mitrovic (5’) che salta più in alto di tutti e gira in rete il traversone di uno scatenato Tadic. La reazione Svizzera è poca cosa, fino a quando nella ripresa Xhaka (52’) pesca il jolly e spara da fuori un siluro che si insacca alle spalle di un incerto Stojkovic.
Queste le pagelle del match:
Serbia (4-2-3-1):
Stojkovic 5.5
Blinda l’1-0 sul guizzo di Dzemaili, ma sulla botta non troppo angolata di Xhaka non oppone resistenza.
Ivanovic 6
La fase di copertura è ottima, nonostante qualche sporadico calo d’attenzione.
Milenkovic 6.5
Il centrale della Viola legge bene ogni tipo ti pallone e non va mai in difficoltà . Ordinato.
Tosic 6.5
Grande calma in fase di impostazione, senza scrupoli quando si tratta di spazzare la palla alla cieca. Efficace.
Kolarov 6.5
Dietro è attento nel seguire i movimenti di Shquiri o le sovrapposizioni di Lichtsteiner, davanti spinge poco ma con la solita qualità .
Matic 6.5
Nel mezzo protegge la difesa con sicurezza e distribuisce i palloni verso l’esterno senza sbavature.
Milivojevic 6
Fa tanta legna davanti alla difesa, anche se a volte arriva ruvido e fuori tempo (80’ Radonjic SV).
Tadic 7
Grande corsa, intensità e senso della posizione sulla corsia di destra, in entrambe le fasi. Arriva più volte alla conclusione, al bacio l’assist per la testa di Mitrovic.
Milinkovic-Savic 6
Alle spalle di Mitrovic, mette ordine soprattutto sulle seconde palle e dà una mano in fase di interdizione.
Kostic 5.5
È l’uomo che si nota di meno tra le fila serbe, con Lichtsteiner che lo annulla facendo valere la sua esperienza (64’ Ljajic 5.5: entra per portare pericolosità , ma non riesce mai ad impensierire la difesa svizzera).
Mitrovic 7.5
Mitro’s on fire, come canterebbero i tifosi del Newcastle. Tecnicamente non pulitissimo ma fisicamente travolgente, il gigante serbo prende posizione su ogni spiovente nell’area di rigore svizzera con la difesa elvetica che non riesce ad opporre la minima resistenza: i palloni alti sono tutti i suoi, come quello che sblocca il risultato. È lui l’uomo in più della Serbia.
All. Krstajic 6
L’avvio a mille sorprende la Svizzera, che dopo l’iniziale svantaggio appare incapace di imbastire una vera e propria reazione. La sua Serbia è ordinata in ogni zona del campo fino a quando il sinistro di Xhaka spegne gli entusiasmi.
Svizzera (4-2-3-1):
Sommer 6
Vola per disinnescare la prima zuccata di Mitrovic, ma non può nulla sulla seconda.
Lichtsteiner 6
Il nuovo laterale dell’Arsenal non corre pericoli e tenta di farsi vedere in avanti quando trova campo da attaccare. Dalla sua parte la Serbia non affonda quasi mai.
Schar 5
Primo tempo da incubo, con Mitrovic che fisicamente lo sovrasta. Nella ripresa riesce a prendere un po’ meglio le misure.
Akanji 5.5
Fa a sportellare con Milinkovic-Savic e Mitrovic come può. Fase di impostazione da rivedere.
Rodriguez 5
Soffre tremendamente l’iniziativa di Tadic, che sulla destra fa praticamente quel che vuole. Osa di più nella ripresa ed arriva sul fondo in un paio di occasioni.
Behrami 6
In mezzo ruba palloni come un pittbull e dà continuità all’ottima prova col Brasile. Uomo chiave davanti alla difesa.
Xhaka 6.5
La personalità , il colpo del leader: la sua bordata col mancino è un piacere per gli occhi nonché un fulmine a ciel sereno che risolve la partita della Svizzera.
Shaquiri 7
Pimpante e dinamico sulla corsia di destra, dove il suo mancino è sempre tagliente e pronto a colpire. Colpisce una traversa, poi nel finale firma il gol vittoria con una ripartenza da applausi
Dzemaili 6
È vero che è l’unico ad impensierire Stojkovic, ma è altrettanto vero che commette tanti errori tecnici e che si mangia l’1-1. Nel complesso la sua prestazione è vivace e generosa (73’ Embolo 5.5: col suo ingresso Shaquiri passa nel mezzo e lui va sulla corsia, ma non riesce mai a scatenare la sua velocità ).
Zuber 6.5
Crea corsie preferenziali per i compagni in direzione della porta serba: non a caso l’azione del pareggio nasce da una sua iniziativa.
Seferovic 5
La punta ex Fiorentina e Novara finisce prigioniero della difesa serba: davanti per i suoi dovrebbe essere un punto di riferimento, ma finisce con lo scomparire dai radar. Tocca pochissimi palloni e non riesce mai a far salire la squadra (46’ Gavranovic 5: il suo ingresso si nota soltanto sul tabellino, almeno fino a quando, in fuorigioco, spara a lato a tu per tu con Stojkovic).
All. Petkovic 6
La prima frazione è di marca serba, ma i suoi tengono tatticamente e trovano la rete del pari un po’ all’improvviso come contro il Brasile. Il ct ex Lazio si conferma un grande conoscitore tattico.