[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Cala il sipario nel gruppo E. Nel Mondiale delle sorprese, tra Brasile e Serbia finisce come da pronostico: grazie ai guizzi di Paulinho (36’) e Thiago Silva (68’)i verdeoro stendono le aquile bianche e mantengono la vetta del raggruppamento. Niente da fare per la Serbia, che chiude il girone al terzo posto alle spalle della seconda qualificata Svizzera, nel frattempo frenata dalla Costa Rica (2-2).
Queste le pagelle di Serbia-Brasile:
Serbia (4-2-3-1):
Stojkovic 5
Grande riflesso su Neymar nella prima frazione, poi il vuoto: esce a vuoto su Paulinho e si fa infilare sul suo palo dalla zuccata di Thiago Silva.
Rukavina 6
Schierato dal ct al posto di Ivanovic proprio per il passo più breve di fronte ad un mostro di agilità come Neymar, l’esterno del Villareal non sfigura e contiene l’asso brasiliano anche grazie all’aiuto dell’esterno alto Tadic.
Mileknovic 6
Ripiega su Gabriel Jesus con reattività e tempismo.
Veljkovic 5
Paulinho affonda dal suo lato come un coltello nel burro.
Kolarov 6.5
Ottimo il lavoro di contenimento su Willian, buona la fase di impostazione grazie ad un cocktail perfetto di tecnica e tranquillità.
Matic 5.5
Scende in campo con convinzione e cerca anche l’inserimento, ma poi perde dai radar Paulinho che si inserisce a firma l’1-0.
Milinkovic-Savic 6
Viene schierato davanti alla difesa dopo le prime due partite alle spalle di Mitrovic, ma il suo modo di giocare resta sempre lo stesso: il centrocampista della Lazio fa valere spalle e muscoli e garantisce sia protezione davanti alla difesa sia qualità in fase di impostazione.
Tadic 5.5
Utile in fase di non possesso nel togliere campo a Neymar. Cala nella ripresa.
Ljajic 5.5
È capace di mettere ordine sulla trequarti con grande padronanza tecnica e mai con un dribbling fine a se stesso, ma i palloni che tocca si contano sulle dita di una mano (75’ Zivkovic SV).
Kostic 6
Gioca con grande personalità: non butta mai via un pallone, usa bene il fisico e riparte sulla corsia con esplosività. Si perde Paulinho in occasione dello svantaggio, ma l’errore tattico non è il suo.
Mitrovic 4.5
Solita prestazione tutta cuore e muscoli: con la Svizzera aveva funzionato, ma di fronte al trio Silva-Miranda-Casemiro la punta del Newcastle trova pochissimi spazi. Nella ripresa rincara la dose: prima manca un’occasione monumentale, poi fa danni anche nella sua area di rigore spianando la strada a Thiago Silva.
All. Krstajic 5.5
Sceglie la velocità di Rukavina per contrastare Neyman, arretra Milinkovic e butta dentro Ljajic. Si inventa quel che può e ridisegna la sua Serbia per inseguire un’impresa che non è nelle corde della sua Nazionale. La tecnica brasiliana, alla lunga, prevale in lungo e in largo.
Brasile (4-2-3-1):
Alisson 6
Vigile sui palloni alti, le vere armi dei serbi.
Fagner 6
Prestazione senza infamia e senza lode per l’esterno del Corinthians. Esegue il compitino, con un occhio di riguardo per i movimenti di Kostic.
T. Silva 6.5
Tiene botta alla fisicità di Mitrovic e poi va a staccare sul primo palo per il 2-0.
Miranda 6.5
Ordinaria amministrazione per il capitano verdeoro di giornata.
Marcelo SV
Costretto ad abbandonare il campo a causa di un fastidio alla colonna vertebrale (10’ Felipe Luis 6.5: molto fluido l’asse con Neymar, rifornito con mille palloni dal neoentrato terzino dell’Atletico)
Paulinho 7
Si inserisce più volte a fari spenti fino a quando Coutinho gli offre un cioccolatino che è soltanto da scartare: davanti a Stojkovic resta lucidissimo e firma la sua prima rete in questo Mondiale (66’ Fernandinho 6: tiene sempre la posizione e porta in mezzo lucidità e fisicità nel maggior momento di spinta della Serbia).
Casemiro 6
Grande lavoro di interdizione, fondamentale quello su Mitrovic quando la Serbia lo cerca con lanci lunghi da dietro.
Willian 6
Partita diesel in cui cresce alla distanza. Parte sottotono e commette tanti errori tecnici, ma col passare dei minuti aumenta i giri del motore e diventa molto più concreto.
Coutinho 7
Dopo i due gol, oggi diventa uomo-assist: centralmente Matic e Milinkovic gli sbarrano la strada, così lui arretra, si fa dare la palla sui piedi e apre il corridoio per Paulinho. È lui l’asso del Brasile in questa Coppa del mondo (80’ Augusto SV).
Neymar 6.5
Pimpante: fa il primo tunnel dopo un minuto, poi tanti guizzi e pedalate palla al piede. Da calcio d’angolo mette la palla sulla testa di Thiago Silva.
Gabriel Jesus 6.5
Si muove molto e tocca tanti palloni. Anche se spesso finisce in offside, rappresenta una costante spina nel fianco per la difesa serba.
All. Tite 7
Dopo le prime uscite titubanti con Svizzera e Costa Rica, finalmente il suo Brasile vince e convince e si prende il primo posto del gruppo E.