Mondiali Russia 2018

Malagò: “Ulivieri? Ognuno risponde come crede. Tavecchio rimane? Ne prendo atto”

Giovanni Malagò - Foto Ferdinando Mezzelani

“Ventura esonerato e Tavecchio che rimane? Ho letto questo e ne prendo atto. Io ho sempre detto con grande franchezza che il comitato olimpico non ha gli estremi per procedere ad un commissariamento per motivi tecnici di cui ho già parlato. Questa è la vita“. Lo ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò a margine della presentazione del libro di Franco CarraroMai dopo le ventitré” presentato al Salone d’Onore del Coni. “L’attacco di Ulivieri? E’ una sua opinione, io non polemizzo – prosegue il numero uno dello sport itlaiano – ognuno può rispondere come crede. Non credo di essere uan persona che non ha stile ed educazione”. Lunedì 20 novembre il consiglio della Figc si accavallerà con gli Stati Generali del Coni: “E giusto che ci sia una convocazione visti i temi e i problemi così urgenti. Poi che sia in concomitanza è un dato di fatto. Noi abbiamo oggettivamente temi che interessano il paese sotto il profilo multidisciplinare e sociale”. 

Poi ancora sulle decisioni dei vertici della Figc: “Ognuno si deve assumere le responsabilità, io non voglio creare discussioni o frizioni. Non sono entrato nel dettaglio della riunione, se così fosse quantomeno sarebbe un elemento positivo. Forse Questa cosa li ha uniti”. Su Ancelotti come possibile prossimo commissario tecnico: “Chi è che non vorrebbe Ancelotti allenatore della nazionale o di qualsiasi altra squadra? Tutti lo vorrebbero, non so se è una ipotesi realistica, non so dare un giudizio”. Giampiero Ventura è stato esonerato, anche se l’opinione pubblica invocava le dimissioni: “Gran partre della opinione pubblica ritiene per termini di dignità forse Ventura si doveva dimettere e rinuciare agli ultimi mesi dello stipendio ma Ventura è un professionista come può essere un architetto piuttosto che altri soggetti. Anche qui ognuno è padrone di dare il proprio giudizio, però la sfera del ruolo è molto diversa tra chi ha un contratto subordinato e da chi invece ha un ruolo istituzionale”.

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