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Argentina-Olanda, gol cercasi: Messi contro il ‘nemico’ Van Gaal

Lionel Messi Argentina
Lionel Messi - Foto LiveMedia/Nigel Keene/DPPI

L’ultimo gol in una sfida ufficiale tra Argentina e Olanda è la magia griffata Dennis Bergkamp ai quarti di finale del Mondiale del 1998. Poi altri due precedenti, nel 2006 e 2014, ma senza reti. Lo 0-0 nella fase a gironi in Germania qualificò entrambe e gli unici superstiti di quella sfida sono i due Lionel, Messi e Scaloni (all’epoca in panchina da giocatore). Nel 2014 invece l’Olanda fece la gara perfetta, con Ron Vlaar che riuscì ad annullare Messi per 120′. Alla fine fu proprio un rigore sbagliato dell’ex difensore Oranje a condannare la nazionale di Van Gaal. Oggi Argentina e Olanda cercano gol per regalarsi un pass per la semifinale in Qatar contro una tra Croazia e Brasile, ma con l’incubo dei rigori che resta sullo sfondo di una partita che negli ultimi anni non ha regalato reti. La chiave è la sfida tra Leo Messi e Louis Van Gaal, che alla Pulce ha sempre riservato stoccate senza badare alla diplomazia del pre gara. Nel 2019 il Ct disse che preferiva i giocatori “come Milner” a quelli “come Messi” e oggi ripete la sua teoria: “Lui è il più pericoloso, quello che crea più occasioni e le fa da solo, ma d’altra parte gioca poco quando l’avversario ha il possesso della palla. Ecco dove sono le nostre possibilità”. La gabbia preparata a San Paolo per l’ex Barcellona funzionò, ma Robben, Snejder e Van Persie non furono più incisivi dell’argentino.

Stavolta l’Olanda si presenta alla sfida con qualità in meno in attacco, ma con una difesa e un centrocampo ancora più solidi. Van Dijk e De Jong possono essere due uomini decisivi della contesa, ma tanto passerà dai piedi di Memphis Depay e Cody Gakpo. In casa Argentina Scaloni deve fare i conti con il problema fisico di Rodrigo De Paul, uno degli intoccabili nelle gerarchie del Ct. L’ex Udinese ha partecipato alla rifinitura, ma si scalda Paredes. In attacco il dubbio (puramente tecnico, con un 3-5-2 inedito provato alla vigilia) è Di Maria, mentre Julian Alvarez ha forse definitivamente vinto il ballottaggio con Lautaro Martinez. Novanta minuti per la storia. O forse più. Nella sua storia l’Argentina ha perso solo nel 2006 una partita di un Mondiale ai rigori. Poi solo vittorie, da Italia 90 a Brasile 2014. L’Olanda lo sa bene. “Messi nel 2014 non toccò palla, ma poi vinse ai rigori. Ora vogliamo la rivincita”, parole di un Val Gaal che sa come essere sanguigno e rancoroso. Anche così si accende una partita senza gol da 24 anni.

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