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L’amministratore delegato del Milan Marco Fassone è intervenuto ai margini della presentazione del nuovo libro del noto giornalista di Mediaset Carlo Pellegatti (“Favola portafortuna per tifosi milanista da o a 99 anni”) per spiegare il momento nero che sta vivendo la squadra rossonera. A sorpresa si è anche riaperta la possibilità di un ritorno di Kakà nell’asset societario:“Si è preso un po’ di tempo per decidere, prima di Natale ci risentiremo” .
SANZIONE UEFA – Fassone non si è tirato indietro nel commentare la bocciatura al voluntary agreement da parte della Uefa: “Ritengo che la decisione della Uefa sia di indirizzo politico, non è più quella di Platini. Non vedono di buon occhio una squadra come la nostra che ha investito tanto dopo tre anni difficili, le violazioni sono arrivate prima del nostro arrivo. Il voluntary agreement è una novità, non l’ha mai adottato nessuno. Noi abbiamo provato a praticare questa strada, non ci siamo riusciti. Ci hanno posto delle condizioni insuperabili, ma è una visione politica che ci può anche stare: non è una bocciatura ai nostri progetti. Presidente distante? Ogni tanto mi mette in difficoltà per dover parlare al posto suo. Il fatto che non si faccia vedere né sentire è una questione culturale difficilmente comprensibile per un Paese come il nostro“ .
RITIRO – La dirigenza ha optato per mandare la squadra in ritiro per preparare nel migliore dei modi la sfida di campionato contro l’Atalanta: “Il clima non era quello giusto. Lo stare insieme in questi quattro giorni per parlarci e stare insieme è fondamentale per capire quali siano i problemi e capire quale sia il valore Milan. La sconfitta contro il Verona l’abbiamo vissuta come un’umiliazione. È un Milan nuovo, abbiamo avuto pochi momenti di stare insieme se non nell’euforia eccessiva durante l’estate. È un Natale strano e di lavoro, pensiamo ci sia utile stare insieme”.