Calcio

Lo sport italiano comincia a dire stop: il calcio invece sogna di ripartire

Goal line technology in Serie A - Foto Antonio Fraioli

Lo sport italiano fa i conti contro la pandemia. L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus Covid-19 costringe diverse federazioni a chiudere anticipatamente la stagione dichiarando finiti i rispettivi campionati. A fare da apripista era stata la Federazione italiana rugby che lo scorso 27 marzo aveva sospeso con effetto immediato tutti i campionati di ordine e grado non assegnando gli scudetti e bloccando tutti i processi di promozione e retrocessione. Anche il mondo del basket ha deciso di dire stop: prima la Serie B, poi tutti i campionati femminili e nella giornata di ieri è calato il sipario anche per quel che riguarda la Serie A1 e la Serie A2. Nel mondo cestistico non verrà assegnato lo scudetto: “E’ stata una decisione sofferta me inevitabile – ha commentato Gianni Petrucci, numero uno del basket italiano – Adesso i presidenti di Lega devono fare delle proposte sui format, noi siamo molto disponibili ad accoglierle”. Il volley segue a ruota. Infatti nella giornata di oggi è arrivata l’ufficialità che i campionati maschili e femminili si fermano in maniera definitiva non assegnando i rispettivi scudetti e bloccando promozioni e retrocessioni spegnendo le poche speranze sulla possibilità di disputare quantomeno i play-off della Superlega ad emergenza parzialmente rientrata.

A livello di sport di squadra rimane il calcio che coltiva la speranza di poter riprendere la stagione in estate mentre la pallanuoto ancora non ha deciso se proseguire oppure fermarsi definitivamente. Anche altre federazioni hanno deciso di bloccare le proprie attività: la scherma sino al 31 agosto non riprenderà l’attività agonistica, il tiro con l’arco ha deliberato la sospensione sino al 30 di giugno mentre niente pugili sui ring di tutta Italia sino al 31 maggio.

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