Lega Pro

Lega Pro e Policlinico Gemelli uniti nel “Progetto di prevenzione e tutela della salute dei calciatori”

Gabriele Gravina

La Lega Pro e la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma siglano un accordo per il “Progetto di prevenzione e tutela della salute dei calciatori” che segue alle altre iniziative intraprese dalle società della terza categoria del calcio italiano dopo quella del “Passaporto ematico per i calciatori”.

In particolare la collaborazione nasce con il “Centro Benito Stirpe per la prevenzione della morte improvvisa del giovane atleta”, Centro di ricerca nato grazie a Maurizio Stirpe, Presidente del Frosinone Calcio. Lo scopo principale dell’accordo è quello di prevenire le patologie cardiologiche negli atleti, soprattutto quelle più difficili da individuare tramite esami di routine.

Molto soddisfatte entrambe le parti con il vicepresidente della Lega Pro Mauro Grimaldi che ha dichiarato alla conferenza stampa: “Siamo soddisfatti dell’accordo col Policlinico Gemelli, che è un partner di comprovata esperienza e qualità. Riteniamo che sia fondamentale preoccuparsi non soltanto di ciò che accade sul rettangolo di gioco, ma anche di aspetti che riguardano la prevenzione e la tutela della salute. Questa iniziativa assieme alle altre portate avanti dalla Lega Pro, permette di tutelare la salute dei tesserati e non soltanto dei giocatori delle prime squadre, ma anche di coloro che militano nei settori giovanili, che possono essere più esposti a gravi patologie”.

Soddisfazione anche per Enrico Zampedri, direttore generale del Policlinico Gemelli che punta sul prevenire tragedie tramite esami specialistici possibili ora grazie a questa iniziativa: “Siamo davvero lieti di suggellare oggi pubblicamente la collaborazione con la Lega Pro, uniti nell’obiettivo della tutela della salute degli atleti, in particolare dei calciatori, per contrastare un evento che quando avviene è sconvolgente qual è la ‘morte improvvisa’ durante la pratica sportiva più popolare e appassionante in Italia come il calcio che coinvolge un numero enorme di giovani. Spesso queste tragedie possono essere evitate con una accorta e avanzata attività di prevenzione grazie a esami e screening specialistici che il nostro Centro di Medicina dello Sport mette a disposizione con grande e riconosciuta competenza agli atleti e alle società sportive. Siamo certi che da questa collaborazione verranno risultati importanti sul piano clinico e della ricerca a tutela della vita umana, ma anche sul piano della crescita della cultura della prevenzione”.

Il professore Paolo Zeppilli, professore ordinario e direttore della Scuola di specializzazione in Medicina dello Sport dell’Università Cattolica, metterà a disposizione degli atleti la sua esperienza maturata negli anni, tra cui anche il lungo periodo passato come medico della Nazionale di calcio, e il Policlinico Gemelli fornirà a prestazioni a tariffe agevolate con la possibilità di fare esami specifici per i calciatori: “Sono orgoglioso che la Lega Pro abbia scelto noi. Ci proponiamo non solo di continuare la nostra opera di cardiologia preventiva applicata allo sport, ma di esplorare insieme alla Lega Pro nuove frontiere scientifiche, quale per esempio la valutazione di calciatori di varie etnie provenienti da ogni parte del mondo, che pongono spesso dubbi diagnostici a causa della diversità dei loro elettrocardiogrammi e dei loro cuori. La Lega Pro, con le sue 60 prime squadre e i rispettivi settori giovanili, è uno straordinario laboratorio di ricerca”.

Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, non è potuto intervenire all’incontro ma ha comunque spiegato l’importanza della collaborazione: “L’accordo con il Policlinico Gemelli è un altro passaggio fondamentale nell’attività della Lega Pro per la prevenzione e tutela della salute dei calciatori. È un’attività in cui crediamo fermamente e che sviluppiamo in sinergia con altre importanti realtà. È un nuovo tassello, che si lega ad altri progetti come quello per i defibrillatori destinati agli stadi in cui si giocano le partite del nostro campionato. Con la stessa filosofia, è nata la nostra adesione al progetto del passaporto ematico, che è stato sperimentato già quest’anno con un gruppo di società”.

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