Amarcord

L’angolo del ricordo: 17 maggio 2000, il trionfo del Galatasaray in Coppa Uefa

La finale di Coppa UEFA 1999/2000 mise a confronto due delle squadre più significative di quel periodo. Da una parte l’Arsenal di Arsene Wenger, che si imponeva in Premier League e aveva già vinto un’edizione del campionato, una FA Cup e un Charity Shield; per non parlare della formazione, un mix tra giovani e calciatori di esperienza. A trascinare i Gunners nel cammino in Coppa Uefa era stata proprio la vecchia generazione dei Seaman, Dixon, Keown, Parlour e dallo storico capitano Tony Adams, ai quali si univano tre campioni del mondo quali Petit, Vieira ed Henry. Dall’altra parte, c’era il Galatasaray del controverso Fatih Terim, ex bandiera giallorossa, la grande sorpresa della stagione, una squadra da non sottovalutare con elementi di grande valore all’interno della rosa, tra cui il portiere campione del mondo Taffarel, l’ex Barcellona Popescu e il “Maradona” dei Carpazi Gheorghe Hagi. Inoltre, era stata la prima squadra turca a raggiungere una finale europea.
Due mondi che non potevano essere più opposti: il calcio offensivo di Wenger contro quello più strutturato difensivamente, tutto concentrato sulle ripartenze di Terim.
Il Galatasaray aveva iniziato il cammino europeo in Coppa dei Campioni, classificandosi terza nel girone alle spalle di Chelsea e Herta Berlino, ma battendo in rimonta il Milan. L’Arsenal, anch’essa terza nel proprio girone, alle spalle del Barcellona e soprattutto della Fiorentina che l’aveva estromessa dal torneo.

LA FINALE DI COPENAGHEN – La finale della ventinovesima edizione della Coppa UEFA va in scena il 17 maggio 2000 al Parken Stadium di Copenaghen. All’inizio la partita fa fatica a decollare, complice anche il molto nervosismo che non permette alle due compagini di creare occasioni da rete. L’opportunità più importante arriva sui piedi di Hakan Sukur ad inizio ripresa, ma la conclusione dell’attaccante turco si spegne sul palo, facendo tremare i tifosi inglesi e l’Arsenal stesso. Questo l’unico vero brivido, perché nel corso del secondo tempo i due portieri non vengono quasi mai chiamati in causa e il match si avvia a passo sempre più svelto verso i tempi supplementari. Il primo dei due si apre con uno shock: l’espulsione di Gheorghe Hagi. Il centrocampista romeno colpisce volontariamente il capitano inglese Tony Adams con un pugno sulla schiena, dopo aver perso un contrasto. L’arbitro non può far altro che mostrargli il rosso diretto e il Galatasaray resta in 10 uomini e con lo spettro del golden gol. I turchi reagiscono chiudendosi in difesa in un vero e proprio fortino e l’Arsenal non riesce in nessun modo a superare il muro invalicabile eretto dal campione del mondo Claudio Taffarel. Ai calci di rigore gli uomini di Terim sono glaciali e ne realizzano quattro su quattro, mentre per gli inglesi sono fatali gli errori di Suker e Vieira, che di fatto consegnano per la prima volta nelle mani di una squadra turca la Coppa UEFA.
Fu quello il momento in cui il Galatasaray mostrò all’Europa e al mondo intero un calcio fino a quel momento praticamente sconosciuto.

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