Calcio

Juventus: Agnelli detta la linea per la stagione 2020/2021

La dirigenza della Juventus con il presidente Andrea Agnelli - Foto Sportface

Vincere tutto sul campo e riorganizzare in modo più efficiente la struttura della società. Sono questi, in estrema sintesi, i due punti cardine della strategia sportiva e aziendale che la Juventus intende perseguire per la stagione 2020/2021. Lo ha sottolineato in modo esplicito il presidente Andrea Agnelli nella tradizionale conferenza stampa tenutasi all’Allianz Stadium di Torino, lo scorso 15 ottobre, al termine dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti di Juventus Football Club S.p.A. Scommettendo su un’organizzazione più agile e in sintonia con il cosiddetto “modello europeo”, tipico delle squadre più prestigiose dei campionati inglese, spagnolo e tedesco, il club bianconero aspira anche quest’anno a vincere il maggior numero di titoli in palio, sia in Italia sia in Europa, puntando a migliorare il proprio posizionamento nell’olimpo calcistico del ranking UEFA. Ma andiamo per ordine.

Bilancio in rosso, ma si punta ancora ai massimi obiettivi

La stagione 2019/2020 è stata archiviata da Agnelli con la definizione di “agrodolce”, per la gioia di aver celebrato la vittoria del nono Scudetto consecutivo ma anche per le delusioni cocenti, ottenute in Champions League e Coppa Italia, che hanno comportato l’esonero di Maurizio Sarri. L’aumento di capitale di 300 milioni di euro apportato ai conti del club a gennaio non è servito a mantenere l’alto livello di competitività sportiva che la società si attendeva. Anche se i ricavi dagli introiti delle sponsorizzazioni hanno raggiunto quest’anno la ragguardevole cifra di 130 milioni (con un aumento di circa 20 milioni rispetto alla stagione precedente), l’anno contabile si è chiuso con un numero in rosso: – 89,7 milioni.

La perdita è stata coperta attingendo ai fondi della riserva da sovrapprezzo delle azioni, dimostrando la solidità del patrimonio societario. Tuttavia, si tratta del terzo bilancio consecutivo con un saldo negativo e Agnelli non ha fatto mistero del fatto che quest’anno avrebbe preferito spendere la plusvalenza in altro modo. Per migliorare l’efficienza della gestione, la società ha avviato un processo di revisione del modello operativo e organizzativo. Da quest’anno, infatti, la Juventus adotterà una nuova struttura che prevede la concentrazione di tutte le attività in due grandi divisioni: l’Area Football e l’Area Business. A capo delle due aree, che riporteranno direttamente allo stesso Agnelli, in qualità di CEO, ci saranno Fabio Paratici (Area Football) e Stefano Bertola (Area Business).

Guardando ai prossimi mesi, Agnelli ha chiarito che la conquista del decimo Scudetto sarà una sfida primaria della stagione. E non c’è alcun dubbio che la Juventus è anche quest’anno la grande favorita, come dimostrano le quote delle scommesse di calcio, che il 19 di ottobre davano i bianconeri a 2,62. Così come resta ancora prioritario l’appuntamento con la finale di Coppa Italia. Ma è soprattutto l’Europa il vero tasto dolente della Juve, dove la società si aspetta un miglioramento significativo delle prestazioni, visto il lungo digiuno di titoli internazionali.

Massima fiducia al nuovo progetto sportivo di Andrea Pirlo

Chiamato a sostituire Sarri l’8 agosto scorso, dopo essere stato inizialmente ingaggiato dalla Vecchia Signora, solo una settimana prima, per allenare la Juventus U23 (la seconda squadra della società torinese, fondata nel 2018 e attualmente in Serie C), l’esordiente Andrea Pirlo ha iniziato la stagione con un enorme carico di responsabilità sulle spalle. L’ex azzurro, campione del mondo nel 2006, si è detto fin dall’inizio consapevole delle aspettative che ricadono di lui, sia in campionato sia in Champions League, un contesto che conosce molto bene, avendo giocato nella sua carriera ben quattro finali e avendone vinte due.

Famoso a livello mondiale per essere uno dei migliori fantasisti di tutti i tempi, Pirlo è stato fortemente voluto da Agnelli per ricoprire il nuovo ruolo sulla panchina della Juve. Ex giocatore bianconero, ha vinto con il club ben quattro scudetti. Altri tre ne ha conquistati con il Milan, oltre a due Champions League (2002/2003 e 2006/2007), due Supercoppe UEFA e diversi altri titoli. Come ex calciatore non ha bisogno di presentazioni, eppure come commissario tecnico non ha alcuna esperienza precedente. Quella su di lui è stata una vera e propria scommessa e il presidente bianconero ha confermato in conferenza stampa la massima fiducia, sua e di tutta la società, verso l’allenatore e verso il suo progetto di rilancio della squadra.

La stagione è appena cominciata e la Juventus, grande favorita anche quest’anno alla vittoria del campionato, sa che non può accontentarsi di vincere solo questo titolo. Farà di tutto, ancora una volta, per arrivare in cima alla vetta del calcio che conta. La strada è ancora lunga, ma c’è da scommettere che non mancherà la voglia di vincere. Così come non mancherà lo spettacolo sportivo per tutti gli appassionati di calcio, juventini e non solo.

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