Calcio

Inter, Lukaku ed Eriksen: “Possiamo crescere e iniziare un nuovo ciclo”

Inter, Romelu Lukaku FOTO ANTONIO FRAIOLI
Romelu Lukaku e Christian Eriksen, entrambi protagonisti del diciannovesimo Scudetto dell’Inter e intervistati rispettivamente dal Corriere della Sera e dalla Gazzetta dello Sport. Si parte dal belga, vero cardine imprescindibile dei nerazzurri: “Il titolo è della squadra, del club, dei tifosi, non solo mio. Non è che d’ora in avanti mi considererò un top player, sono uno che aiuta a vincere, mi metto sempre a disposizione dell’allenatore. Tutti i giocatori hanno fatto un salto di qualità, speriamo che la crescita possa portare altri trofei”. 
Un sogno per lui vestire la maglia dell’Inter e giocare al fianco di Conte: Per me giocare per l’Inter in Serie A è sempre stato un sogno. Ora sono con l’allenatore che, per me, è il più forte. In campo non abbiamo mai sorprese, siamo preparati a tutto. Abbiamo vinto al secondo anno, il primo ci siamo andati vicini. Noi e Conte abbiamo vissuto il secondo posto in Serie A e in Europa League come una sconfitta, l’abbiamo trasformata in motivazione”. Una maglia dell’Inter che non vuole affatto lasciare: “Nella mia testa sono convinto di essere in una squadra che può fare grandi cose: possiamo vincere e crescere ancora, iniziare un nuovo ciclo. Abbiamo un allenatore che cerca sempre di dare il massimo”. Il belga non crede in una partenza di Conte: “E’ veramente contento perché si trova bene. Ha una squadra che lo segue e gli da’ grande disponibilità, in allenamento e in partita. Abbiamo tutto per aprire un nuovo ciclo. La Champions? L’anno prossimo dobbiamo superare il girone, poi può succedere di tutto”.
Si passa poi al danese che, a differenza di Lukaku, ha ottenuto vinto il suo primo campionato di rilievo: “Prima di arrivare all’Inter era stato difficile vincere. E adesso, invece, vivo forse il momento migliore della mia carriera. Una rivincita personale? Non ho rivincite da prendere contro nessuno. Io gioco soltanto a calcio: a volte va bene e altre male. Sei mesi fa vivevo una certa situazione, ma ora abbiamo vinto un trofeo e posso solo dire di essere molto felice di stare all’Inter. Questo scudetto era difficile da raggiungere e invece ce l’abbiamo fatta a 4 giornate dalla fine: questo è un buon punto di partenza… Ora possiamo continuare e costruire un ciclo. Vincere nove scudetti di fila sarà difficile, ma proveremo a costruire qualcosa di bello, vediamo cosa accadrà”. 
Su Conte, Eriksen ha gli stessi auspici della sua punta: “E’ importantissimo per tutti, anche per il modo in cui giochiamo. Seguiamo alla lettera le sue indicazioni e in campo si vede. Siamo tutti felici di aver vinto con lui. Ma la sua permanenza non è una mia decisione: dipende da lui e dal club”. Il fantasista dell’Inter ha infine concluso affermando come la sua avventura nerazzurra a un certo punto abbia svoltato: “Io sono arrivato con la mente aperta per imparare. Quello che non ho capito all’inizio è che dovevo seguire sempre il sistema di Conte. Che dovevo eseguire e ricordare tutte le giocate che lui aveva preparato per la squadra. In precedenza, ero più abituato all’intuito, ero libero di prendere decisioni in un secondo in base a quello che vedevo. Invece col mister c’è sempre un piano generale da seguire. Bisogna essere preparati, sapere sempre dove sono i compagni e dove possono spostarsi. Ho dovuto imparare tutto questo, adattarmi a un ritmo diverso, poi a gennaio ci siamo parlati e ho iniziato a giocare di più e a dimostrare che ero capace. Conte dove va, vince e questo è impressionante. Sono felice di averlo come allenatore”. 

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