Europa League

Milan, prova di forza e di squadra a Glasgow: le “seconde linee” firmano la vittoria col Celtic

Stefano Pioli - Foto Antonio Fraioli

Non chiamatele seconde linee. Rade Krunic, Brahim Diaz e Jens Petter Hauge firmano la vittoria del Milan sul campo del Celtic nella prima giornata di Europa League, ma si tratta di una gran prova corale di squadra, di forza e di sofferenza dei rossoneri a Glasgow. Si tratta del ventunesimo risultato utile consecutivo, della nona vittoria su nove in questa stagione e della decima partita di fila in cui il Diavolo mette a segno due o più gol: sono numeri da big, e ormai questa squadra ha acquisito questo status. Per puntare allo scudetto o alla vittoria in Europa forse è ancora presto, ma sognare non costa nulla.

Se persino Ibrahimovic si sacrifica in difesa dando l’esempio e rinunciando alle luci dei riflettori, vuol dire che Pioli è riuscito a far breccia. D’altri tempi, probabilmente, i rossoneri non sarebbero stati in grado di vincere con autorevolezza al Celtic Park come fatto questa sera. Non ci sono state soltanto cose positive, è vero, ma ci si può concentrare su queste in attesa di migliorare ciò che non è andato, vale a dire una troppa rilassatezza nel secondo tempo in cui la gestione del doppio vantaggio non è stata poi così all’altezza e soprattutto la prestazione di un Tonali purtroppo lontano parente di quello visto a Brescia.

Ma ci sono tante note liete, a cominciare proprio dai marcatori: tre giocatori che difficilmente potranno ambire con continuità a una maglia da titolare in questa stagione, ma che si fanno trovare subito pronti. Krunic, l’oggetto misterioso della scorsa stagione, apre le danze, Brahim Diaz segna ancora ed è ormai il dodicesimo di una squadra che sulla trequarti deve fare i conti con l’infortunio di Calhanoglu, infine nel recupero c’è tempo per la gioia personale di Jens Petter Hauge, il norvegese scoperto proprio in Europa League da avversario e ora arma letale nei secondi tempi. E’ un Milan in cui tutto, o quasi, funziona: proseguire a questi ritmi sarà complicato, ma per ora ci si gode il momento.

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