Europa League

La Lazio in Danimarca senza Zaccagni. Col Midtjylland è l’ora di Cancellieri

Matteo Cancellieri
Matteo Cancellieri - Foto LiveMedia/Davide Casentini

Continuità. Parola chiave di una Lazio alla ricerca di quella terza vittoria consecutiva che a Sarri finora è sfuggita. La squadra biancoceleste vola in Danimarca, nella trasferta di Europa League contro il Midtjylland (giovedì, ore 18:45). L’allenatore cerca una prova convincente e i tre punti per blindare il girone. Ma contro i danesi, prepara il turn over “per sopravvivenza”. Si rivede Pedro (“Si è allenato ed è in fase di risoluzione”), ma si ferma Zaccagni (“E’ a casa perché ha bisogno di terapie e le strumentazioni sono a Formello”). Possibile chance per Matteo Cancellieri, fin qui sempre entrato nel finale delle sette partite della stagione e alla ricerca del primo gol in biancoceleste. Sarri se lo coccola e fin qui lo sta utilizzando con più continuità di quel che ha fatto Tudor la scorsa stagione al Verona. D’altrone “un po’ di alternanza va fatta – aggiunge l’ex Napoli -. Ci aspettano mesi in cui si giocherà ogni tre giorni. Non si tratta di turnover ma di spirito di sopravvivenza”.

Di fronte c’è un Midtjylland da non sottovalutare. Club giovane, nato nel 1999. Ma la filosofia di sviluppo e di gioco è chiarissima. “È una buona squadra, in passato ha pareggiato a Bergamo con l’Atalanta e quest’anno ha perso la finale playoff di Champions col Benfica. È una squadra abituata a gare europee. Hanno uno stadio piccolo, ma sempre pieno. Quindi la cassa si fa sentire…”, spiega Sarri. Matias Vecino dovrebbe partire dal 1’ a centrocampo con Luis Alberto e Cataldi. Possibile turno di riposo per Milinkovic-Savic. Dietro dovrebbe essere riproposto Gila, stavolta in coppia con Romagnoli. Out Lazzari, tocca ad Hysaj mentre Marusic completerà il reparto. Sul fronte d’attacco straordinari per Immobile e Felipe Anderson. Oltre ovviamente a Cancellieri. Per l’ex Verona continua il doppio percorso tattico, sia esterno che vice Ciro. Sdoppiarsi per necessità, ma per crescere in più posizioni. A gara in corso il classe 2002 potrebbe agire anche al centro. E’ l’ultima scommessa di Sarri per un turn over che sa di sopravvivenza.

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