Europa League

Europa League, Spalletti trova l’Eintracht: l’Inter teme l’ambiente e Jovic

Eintracht Francoforte - Foto Antonio Fraioli

Diciotto punti, punteggio pieno, diciassette gol fatti e sei subiti. Se c’è una squadra che può guardare con orgoglio il cammino nella fase a gironi di Europa League, quella è l’Eintracht Francoforte, capace di arrivare prima nel rispettivo gruppo contro Lazio, Marsiglia e Apollon. E ai sedicesimi, dopo il 2-2 del match di andata, alla Commerzbank-Arena l’Eintracht ha sfruttato l’infernale ambiente di casa per conquistare la vittoria decisiva per la qualificazione: un netto 4-1 per dimostrare come se ci fosse ancora il bisogno, qual è la squadra rivelazione in questa prima parte di competizione. E se qualcuno ha ancora dubbi sul calore e la passione dei tifosi dell’Eintracht, si chieda ai tifosi della Lazio che lo scorso 13 dicembre si trovarono in netta minoranza allo Stadio Olimpico con 10.000 tedeschi contro il pubblico di 2.000 biancocelesti. Ed è proprio l’ambiente la carta più pericolosa a disposizione dell’Eintracht che tra le mura amiche può contare di un pubblico caldissimo con coreografie sfoggiate in ogni occasione che coinvolgono tutto lo stadio, anche se l’ultima è stata rimossa dalla polizia. Eppure in Bundesliga la situazione per l’Eintracht non è delle migliori: Jovic e compagni vengono da quattro pareggi consecutivi che hanno leggermente frenato la marcia della squadra di Francoforte verso le prime posizioni della classifica.

Ma la cornice di pubblico non è l’unico aspetto da temere per Luciano Spalletti. Nel 3-4-1-2 disegnato da Hutter infatti il fronte offensivo dei tedeschi è di quelli da top club: il vice campione del mondo Rebic è il partner d’attacco per Jovic, gioiello richiesto da mezza Europa e che l’Eintracht può riscattare dal Benfica per 10 milioni. Ma il numero di gol (28 in due) non è l’unica cosa che accomuna i due attaccanti: Jovic e Rebic sono stati entrambi scartati dai club di origine, Benfica e Fiorentina. Sulla trequarti Gacinovic è il titolare mentre sulle corsie laterali Da Costa (4 gol e 5 assist in stagione) e Kostic (4 gol e 7 assist) sono i padroni. Ma se la forte difesa dell’Inter impone di non dover essere spaventati da nessun attacco in Europa, la retroguardia tedesca è il vero punto debole che i nerazzurri possono pungere con la velocità sfruttando le non eccezionali doti atletiche di Hinteregger, Hasebe, N’Dicka. E chissà se Mauro Icardi potrà essere della partita vestendo un nuovo ruolo da protagonista senza fascia. L’Inter se lo augura, l’Eintracht un po’ meno.

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