Europa League

Derby, gare da ex e insidie: Milan contro Stankovic, Fonseca ritrova il Braga, il Napoli con l’anti Bordalas

Franck Kessié - Foto Antonio Fraioli
Franck Kessié, Milan- Foto Antonio Fraioli

Una premessa: l’esito più imprevedibile è per il Manchester United che dovrà fare i conti con la fame da derby di David Silva, oggi stella della Real Sociedad. Ma non è l’unico odore di vecchie stracittadine in quel di Nyon per il sorteggio dei sedicesimi di finale di Europa League. Il Milan pesca la Stella Rossa, una gara che rievoca sfide di ben altro spessore negli anni ’90 ma che offre anche il ritorno di Dejan Stankovic – tecnico dei serbi – a Milano. La Stella Rossa sta praticamente dominando la Superliga con sedici vittorie e due pareggi con tanto di 50 punti, 50 gol fatti e addirittura solo sette gol subiti. C’è una vecchia conoscenza del calcio italiano: Diego Falcinelli, ex Crotone e già in gol contro il Milan nel dicembre 2016. Anche la striscia europea della Stella Rossa è niente male: undici punti e solamente quattro gol subiti. Insomma, la difesa di Stankovic funziona e la seconda avventura sulla panchina serba è iniziata col piede giusto. E poi c’è il fattore pubblico: il Marakàna col pubblico è un uomo in più, senza pubblico è un’altra cosa.

Più difficile l’urna di Roma e Napoli. La squadra giallorossa pesca l’ex club di Paulo Fonseca che col Braga vinse una Coppa di Portogallo. Anima brasiliana, qualche individualità da tenere d’occhio (Galeno principalmente mentre la stella argentina è Gaitan) ma tutto sommato una rosa profondamente inferiore a quella dei giallorossi. Un confronto emozionante per Paulo Fonseca che dal Braga iniziò davvero il cammino (dopo la pagina deludente col Porto) che lo portò allo Shakhtar prima e a Roma poi. Per il Napoli c’è il Granada, reduce da un lungo percorso di qualificazione. Per il Granada il settimo posto della scorsa stagione arrivò nel finale di campionato, alle spalle del Getafe di Bordalas, ex mina vagante dell’Europa League. Ora è il tecnico Diego Martinez (per anni vice di Emery) che vuole sorprendere. La sensazione però è che se Milan, Roma e Napoli interpreteranno se stesse, per le sorprese ci sarà davvero poco spazio.

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