Europa League

Calafiori e gli altri Young Boys: la Roma è prima del girone, il Napoli ancora no

Paulo Fonseca - Foto Antonio Fraioli

A vederle in campo, è difficile immaginare un risultato netto e senza storia come il 4-0 per l’ultimo incrocio diretto. Napoli e Roma – dopo il poker dei partenopei al San Paolo – scendono in campo in Europa League e lo fanno con risultati, prestazioni e verdetti diversi. La squadra di Gattuso non va oltre l’1-1 (Mertens, Martins Indi) contro l’AZ Alkmaar e deve così rimandare il discorso qualificazione all’ultima giornata contro la Real Sociedad al San Paolo. La Roma rivoluzionata dal turn over domina lo Young Boys ma è costretta a rimontare dopo essere passata in svantaggio. A firmare la rimonta ci pensano Borja Mayoral, Calafiori e Dzeko, al ritorno alla rete dopo la positività al Covid. E se il bosniaco si candida per una maglia da titolare contro il Sassuolo dopo la prova opaca di Napoli, Calafiori, classe 2002, si accredita quantomeno come alternativa più che credibile a Spinazzola. Per il prodotto del settore giovanile giallorosso c’è un gol spettacolare per il momentaneo 2-1, un sinistro da fuori area che consacra una favola per un ragazzo sfortunato che ha saputo rialzarsi dopo gravi infortuni. Calafiori entrò nel cuore dei tifosi romanisti per la prima volta il 26 maggio del 2019 quando in occasione della partita di addio di Daniele De Rossi, scoppiò a piangere tra le braccia del numero 16. Oggi il primo gol tra i professionisti, il primo di una lunga serie, verrebbe da dire. La Roma se lo augura, per consacrare un settore giovanile che secondo i dati del Cies è il terzo in Italia. Per la Roma c’è una timida reazione dopo la disfatta di Napoli. Ma la vera prova sarà domenica quando all’Olimpico sarà di scena il Sassuolo di De Zerbi.

Per il Napoli il discorso Europa League non è ancora archiviato. Gattuso, a differenza di Fonseca, cambia poco rispetto all’undici predefinito. La rete del vantaggio è immediata: al 6′ Mertens mette in rete e lascia pregustare un cammino in discesa. Ma Martins Indi spegne le speranze partenopee e costringe il Napoli ad un’ultima giornata da non prendere sotto gamba contro la Real Sociedad. Al San Paolo la gara della verità: una vittoria sugli spagnoli garantirebbe qualificazione e primo posto. Ma sono aperti anche altri scenari: secondo posto o eliminazione. Il Napoli è pronto.

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