Euro 2020

Europei, da Roma a Roma: quanto spettacolo nelle gare inaugurali

Stadio Olimpico di Roma
Lo stadio Olimpico di Roma - Foto Antonio Fraioli

Da Roma a Roma. Un salto di 41 anni dall’Olimpico all’Olimpico. Sì, è vero: il primo Europeo si è disputato in Francia nel 1960. Ma era un altro calcio, un’altra formula e di partita inaugutale si può davvero parlare solo dall’edizione italiana del 1980. Uno stravolgimento, una rivoluzione anche d’immagine: ecco le mascotte, le cerimonie di apertura e lo spettacolo che non oscura il calcio ma lo accompagna offrendogli un’altra veste, più mediatica, più internazionale. Almeno più in là, nel 1980 inaugurazione sobria, c’è spazio per la mascotte ‘Pinocchio’ ma lo spettacolo è lasciato Karl-Heinz Rummenigge e la sua Germania che supera la Cecoslovacchia 1-0. Stesso risultato per il match inaugurale degli Europei di quattro anni dopo a Parigi: in Francia è Platini a prendere il ruolo del protagonista con il primo gol del torneo contro la Danimarca. Quattro anni dopo il via a Dusseldorf con Germania Ovest contro Italia in un 1-1 deciso dal Ct azzurro Roberto Mancini. Si passa quindi al 1992, temperature più basse in Svezia e meno spazio nella cornice del piccolo Rosunda Stadium. Ci pensa Papin a rovinare la festa inaugurale dei padroni di casa che si fermarono in semifinale (ancora oggi il miglior risultato della nazionale scandinava).

Da Stoccolma a Wembley (che quest’anno ospiterà la finale). L’8 giugno 1996 fu lo storico stadio londinese ad essere il teatro della prima gara inaugurale tra Inghilterra e Svizzera: altro giro, altro pareggio con il rigore di Türkyılmaz in risposta al vantaggio di Shearer. Fu Bruxelles la sede del primo match di Euro 2000 nella triste cornice dell’Heysel: Goor e Mpenza firmano la vittoria sulla Svezia ma sarà l’unico successo del Belgio che non va oltre la fase ai gironi. Meglio ha fatto il Portogallo che da padrone di casa si è però visto scippare la coppa dalla Grecia in finale nel 2004. Al Do Dragao la gara inaugurale proprio contro la futura finalista e campione d’Europa: da segnalare il gol di un giovanissimo Cristiano Ronaldo che in Svizzera nel 2008 deluse le aspettative come i padroni di casa, sconfitti nel primo match dalla Repubblica Ceca al St Jacob Park. Poi la storia recente: Varsavia nel 2012, Saint-Denis nel 2016. Fino a Roma, naturale chiusura del cerchio per una storia di gare inaugurali. Domani spettacolo nello stadio semivuoto: Nesta e Totti in campo, Bocelli anche. Insomma, l’Italia. Con la speranza di vedere la Nazionale protagonista non solo come organizzatrice.

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