Elezioni Figc

Elezioni Figc, Gravina: “Caos strategico, ma ora bisogna finirla e votare”

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina - Foto Sportface

“In Federcalcio ora c’è un caos strategico: con il buon senso una serie di problematiche si potevano evitare. È ora di finirla con giochi e giochetti, bisogna applicare i principi democratici”. Queste le parole rivolte dal presidente della Lega Pro Gabriele Gravina nei confronti della gestione commissariale della Figc guidata da Roberto Fabbricini. “Pensare che con uno strappo, in dieci giorni, si possano cambiare repentinamente le cose, mi fa nascere un piccolo sospetto – ha sottolineato Gravina parlando della decisione di bloccare i ripescaggi in Serie B e avallare il format a 19 squadre – Non amo gli strattoni: la Lega Pro è contraria a questo tipo di logica nel mondo del calcio, ma sembra che qualcuno inneschi confusione in modo strategico. Ognuno deve rimanere nel proprio alveo: il commissario ha avuto un mandato chiaro su cosa deve fare, tutto il resto ha i contorni di un abuso non accettabile. Da noi non serve l’uomo forte, ma l’applicazione della democrazia”

Poi si passa a parlare della data e del candidato per le prossime elezioni della Federcalcio: “Il nome di Giancarlo Abete può essere anche stato motivo di discordia, ma di fronte alla richiesta di convocazione avanzata dal 73% delle componenti il commissario avrebbe dovuto correre: non è possibile giustificare in questo modo i continui rinvii – ha sottolineato il numero uno della Lega Pro – Noi siamo compatti, vogliamo votare, il candidato è l’ultimo dei nostri problemi: abbiamo individuato il nome di Abete dopo aver proposto anche delle alternative, lui aveva dato una disponibilità di servizio, ma il problema non esiste. Ora bisogna votare”.

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