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Non si placano le nubi intorno allo sport russo, dopo che l’ormai famigerato report McLaren ha portato alla luce violazioni delle norme anti-doping in oltre trenta discipline tra il 2011 e il 2015. Torna ad essere coinvolto anche il calcio, in seguito alle voci degli ultimi giorni secondo cui anche giocatori in campo nel Mondiale 2014 sarebbero stati coinvolti.
A questo proposito è stato intervistato Gianni Infantino, presidente della Fifa. Il numero uno del massimo organo di governo calcistico ha sottolineato come le indagini siano ancora in corso e che potrebbero andare avanti per diverso tempo, senza un termine esatto. Nel suo primo intervento pubblico sull’argomento, Infantino ha anche però sottolineato che tutti i test effettuati dai giocatori, dai Mondiali agli Europei passando per le competizioni internazionali riservati ai club, hanno sempre dato esito negativo e sono stati effettuati in laboratori accreditati dalla WADA, l’agenzia mondiale anti-doping.
“Queste sono le evidenze che devono essere ricordate – dice il presidente Fifa – Abbiamo visto tutti i report e stiamo raccogliendo informazioni: se ci dovessero essere delle violazioni accertate, saranno prese le necessarie misure. La nostra idea sul doping è sempre quella della tolleranza zero.”