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I due rigori concessi alla Juventus nella semifinale di Coppa Italia contro il Napoli saranno certamente oggetto di approfondite analisi nei giorni successivi alla partita. Sotto 0-1 all’intervallo, Allegri manda in campo Cuadrado e riadotta il 4-2-3-1 che tante gioie ha portato ai bianconeri nell’ultimo periodo. La mossa si rivela vincente. La doppietta dal dischetto di Dybala e il gol di Higuain ribaltano il risultato, consentendo ai campioni d’Italia di affrontare la gara di ritorno forti di un consistente 3-1 di vantaggio. Ma vediamo nel dettaglio i due episodi contestati dagli uomini di Sarri.
IL PRIMO RIGORE – Dybala entra in area di rigore e cade a terra dopo un contrasto con Koulibaly. L’attaccante bianconero anticipa il difensore partenopeo, che entra in ritardo e calpesta il piede dell’argentino. Rigore giusto. Il numero 10 è implacabile dal dischetto. Reina è spiazzato, la palla si infila rasoterra alla sua destra.
IL SECONDO – Contropiede juventino su calcio d’angolo per il Napoli. Dybala imbuca per Cuadrado che, solo davanti a Reina, prova a scartare il portiere partenopeo, con cui entra in contrasto. Il numero 1 spagnolo tocca anche il pallone, ma questo sarebbe rimasto nella disponibilità dell’esterno colombiano, che viene abbattuto dal corpo del portiere proteso in uscita. Anche questa decisione appare corretta. Dybala ancora freddissimo. Reina da una parte, palla dall’altra.