Coppa Italia

Inter-Milan è già la partita dell’anno: Eriksen regala la vittoria a Conte

Romelu Lukaku
Romelu Lukaku - Foto Antonio Fraioli

E’ solo il 26 gennaio, ma sarà complicato scippare al derby di Coppa Italia lo status di partita dell’anno. Ci auguriamo che possano esserci match ancor più intensi ed emozionanti, ma Inter-Milan in 100 minuti, questa la durata di quella che per i tanti colpi di scena e per le sliding doors continue si può tranquillamente definire come un piccolo film, ha regalato tanti spunti di discussione. Partendo dall’ultimo, il clamoroso gol su punizione al 97′ di Eriksen che regala la vittoria a Conte, l’allenatore che lo ha svalutato, talvolta umiliato, forse disprezzato. Ma il danese ha talento ed esperienza ed è un vero peccato che non sia mai entrato nelle grazie del salentino, e chissà se potrà mai entrarci: è il commiato per un amore mai sbocciato o un nuovo inizio?

Ma questo Inter-Milan ha racchiuso tanto altro. A cominciare dalla performance di Ibrahimovic, protagonista nel bene e nel male. Prima con un gran gol che lascia di stucco – come non poche volte capita – Handanovic, poi la censurabile rissa scatenata per via di alcune offese a Lukaku. Solo la solerzia dei compagni di entrambi evita uno scontro alle mani tra due pesi massimi. Nel secondo tempo, però, la vince il belga, se fosse un incontro ai punti proprio come nella boxe. O meglio, è lo stesso svedese a tirarsi fuori dalla contesa, dando un gancio a se stesso e alla sua squadra che soffre ancora di una certa dipendenza nei suoi confronti. Una espulsione ingenua, proprio quella che si era forse risparmiato sul finire del primo tempo nello scontro verbale off limits con Lukaku, costringe i rossoneri a giocare in dieci per troppo tempo e alla lunga il muro crolla.

E’ proprio Lukaku a regalare il pareggio ai suoi trasformando il rigore dell’1-1. Un penalty concesso da Valeri soltanto con l’aiuto del Var per un intervento sconsiderato di Leao su Barella, che dal canto suo accentua un po’. L’arbitro romano diventa protagonista anche alcuni minuti dopo, quando, con un altro colpo di scena, accusa un infortunio e deve cedere l’onere di terminare la partita al quarto uomo Chiffi, che assegna una punizione netta dal limite nel settimo dei dieci minuti di recupero: nel frattempo, Conte manda in campo per i soliti minuti conclusivi Eriksen, e l’epilogo è il più inaspettato. La qualità del trequartista è indiscussa e il piazzato di cui si incarica è perfetto all’angolino. Un gol che sancisce la sconfitta del Milan, ma che è una mezza sconfitta per l’Inter: con un Eriksen maggiormente nei progetti, probabilmente la squadra nerazzurra non sarebbe fuori dalle coppe e avrebbe evitato alcune sconfitte in campionato…

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