Conference League

Freddo e sintetico. La Roma a Bodo col turn over per il punteggio pieno

Josè Mourinho - Foto Aleksandr Osipov - CC BY-SA 2.0

Non è la trasferta più lontana della sua storia, solo perché la Roma in passato ha già giocato a Tromsoe, davanti a circa 40 tifosi in trasferta con tanto di copricapi da vichinghi. Stavolta saranno addirittura 400 i tifosi romanisti al seguito della Roma a Bodo contro il Glimt nella terza giornata della fase a gironi di Conference League e Josè Mourinho ha ringraziato i supporters: “La nostra famiglia è atterrata a Bodø. Freddo? Vento? Campo artificiale? Chi se ne frega, giochiamo e diamo alle persone ciò che amano…Il calcio…400 tifosi hanno viaggiato…questo è amore..grazie mille”. La Roma cerca la vittoria per il punteggio pieno e per lasciarsi alle spalle la delusione dell’Allianz Stadium. Mancheranno Rick Karsdorp e Nicolò Zaniolo, entrambi risparmiati per via del campo in sintetico che non lascia tranquillo Mourinho che però espone l’ordine dei motivi che lo spingeranno a proporre il turn over: “La trasferta è lunga, il campo è sintetico e la differenza è enorme. Inoltre, il clima è difficile e qualche giocatore non è al massimo. Non possiamo rischiare”. Spazio quindi alle seconde linee: Calafiori, Kumbulla, Darboe, uno tra Villar e Diawara, Carles Perez, El Shaarawy e Shomurodov con Borja Mayoral pronto a gara in corso.

Guai a sottovalutare il Bodo, che Mourinho definisce “l’avversaria più difficile del girone”. L’allenatore dei norvegesi, Kjetil Knutsen non è per nulla intimorito dalla sfida contro un allenatore che ha vinto trofei europei con Porto, Inter e Manchester United. “È un uomo in carne e ossa come tutti noi“, ha detto. “Possiamo fare cose incredibili”. Freddo e neve sfavoriscono i giallorossi, in una trasferta difficile a pochi giorni da Napoli. Nel video pubblicato da Mourinho sui social, si sente un calciatore dire: “Questa trasferta è la penitenza per il campionato di m**** dell’anno scorso”. Il Circolo Polare Artico come punizione per una Roma che vuole ripartire. Una vittoria permetterebbe a Mourinho di chiudere il discorso primo posto del girone. Insomma, le motivazioni non mancano.

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