Calcio

“Come ti chiami? Immagina una città italiana”: ecco alcune domande dell’esame farsa di Suarez

Luis Suarez
Luis Suarez - Foto Antonio Fraioli

Nel pomeriggio del 17 settembre 2020 Luis Suarez ha sostenuto l’esame di italiano in una delle aule dell’Università per stranieri di Perugia, iniziato con alcune semplici domande: “Come ti chiami?”. “Mi chiamo Luis Alberto Suarez Diaz e sono uruguaiano”.

La prova è poi proseguita con l’immagine di un cocomero, un riferimento a Torino ed un breve racconto della sua carriera. Un esame già programmato, con voto assegnato prima della prova stessa, che investigatori e inquirenti hanno accertato non solo grazie alle telefonate intercettate dei diretti interessati, la professoressa Stefania Spina e Lorenzo Rocca, l’esaminatore che materialmente ha condotto la prova e responsabile del centro di valutazione linguistica dell’Università.

Gli investigatori, infatti, hanno rinvenuto anche un file Pdf del tutto identico nei contenuti a quanto poi chiesto durante l’esame, che sarebbe inviato dalla professoressa Spina a Suarez tramite ‘Teams’ e successivamente a Rocca, via mail. Nel Pdf ci sarebbero proprio le stesse immagini che gli sono state mostrate a Perugia durante l’esame: un cocomero e un supermercato, che l’attaccante uruguaiano non ha faticato a riconoscere. Quando gli è stato chiesto di immaginare una città italiana, ha ovviamente citato Torino, come indicato nel Pdf. L’esaminatore ha posto anche delle domande sulla professione del ‘Pistolero’: “Faccio il calciatore  e sono da 6 anni a Barcellona”.

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