Champions League

Tre punti col Maccabi, poi altri tre: la Juventus obbligata a vincere per giocarsela col Benfica

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

Tre punti col Maccabi, poi altri tre. E’ da questo imperativo categorico che passano le speranze di una Juventus obbligata a vincere per poter ancora sperare negli ottavi di Champions. Ma per arrivare allo scontro decisivo col Benfica di fine ottobre, bisognerà passare prima dal doppio confronto con la squadra di Haifa, prima all’Allianz Stadium, poi in terra d’Israele. E la matematica non è un’opinione: dopo essere rimasti a secco e a quota zero punti nelle prime due uscite, servono sei punti in una settimana per arrivare a Lisbona da una posizione paritaria rispetto ai lusitani, ovviamente però costretti a vincere anche al Da Luz e con due gol di scarto per non dover far punti persino col Psg. Inutile pensare a quello che sarà, il focus per la squadra di Allegri è alla prima delle due partite contro gli israeliani, che arrivano a Torino in peno Yom Kippur, la celebrazione ebraica che prevede il digiuno assoluto. Eppure, per venire a capo di una partita comunque insidiosa, i bianconeri dovranno essere perfino più affamati degli avversari.

Milik in panchina ma non al meglio, e si spera di non rischiarlo inutilmente, Pogba e Chiesa ancora ai box ma entrambi sulla via del recupero, ci si affiderà alla vena ritrovata di Vlahovic e a un Kostic che finalmente sembra essersi preso la corsia mancina. Dall’altra parte, dopo la squalifica, tocca ad Angel Di Maria, la cui assenza non si è sentita contro il Bologna. E’ per le grandi notti di Champions che il Fideo è arrivato e sarà la sua partita: deve convincere tutti, anche qualche scettico che l’ha bollato come bollito. Guai però a non sottovalutare l’impegno, perché il Maccabi non ha talenti ma un collettivo coeso, oltre all’obiettivo del terzo posto nel girone per loro ancora alla portata.

SportFace