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“L’AS Roma condanna nella maniera più dura possibile l’aberrante comportamento di una ristretta minoranza di tifosi in trasferta“. Questa è la nota ufficiale della Roma dopo il match con il Liverpool valido per la semifinale di andata di Champions League 2017-18. A margine della partita di Anfield Road si sono verificati scontri tra le tifoserie con un uomo, tifoso dei reds, ricoverato in gravi condizioni. Sdegno anche da parte della Uefa che con un comunicato ha condannato l’episodio: “La UEFA è profondamente scioccata dal vile attacco avvenuto prima della partita tra il Liverpool e la Roma, il nostro pensiero è rivolto alla vittima dell’aggressione e alla sua famiglia. Gli autori di questo attacco ignobile non hanno posto nel calcio e confidiamo che saranno trattati con la massima severità dalle autorità. La UEFA è in attesa di ricevere i rapporti completi prima di decidere sulle potenziali accuse disciplinari“.
UEFA: “SCIOCCATI DALL’ACCADUTO”
Inevitabili quindi le sanzioni da parte del massimo organismo calcistico europeo. Tra l’altro l’episodio si verifica in un contesto storico in cui la Uefa è sul piede di inasprire le sanzioni in caso di disordini prima di un evento sportivo e nel mese di maggio verranno comunicate le sanzioni ai danni di club europei le cui tifoserie si sono rese protagoniste di scontri. Ma quale potrà essere la decisione della Commissione Disciplinare, Etica e di Controllo UEFA? Inevitabile una multa, probabilmente per entrambi i club. Il rischio inoltre è quello di una o più trasferte chiuse. Ma potrebbe non essere finita: c’è il precedente di Lione-Besiktas dell’aprile 2017 nel quale le due società furono punite con una pena sub judice da parte della Uefa che potrebbe costare la squalifica dall’Europa in caso di ulteriori incidenti nei due anni successivi. In pratica, la pena è sospesa per due anni e diventerebbe effettiva in caso di nuovi scontri. La Roma aspetta, il pugno di ferro potrebbe incombere.