Champions League

Porto-Atletico Madrid 1-3, Simeone: “Sono felice e orgoglioso dei miei giocatori. Vrsaljko un esempio”

Cholo Simeone e Mono Burgos - FOTO FOX SPORTS

Il tecnico dell’Atletico Madrid, Diego Pablo Simeone, ha parlato a Movistar dopo la vittoria per 1-3 in casa del Porto nel match di Champions League. Ecco le sue parole: “Sono felice e orgoglioso dei miei giocatori. Anche oggi hanno mostrato personalità, capacità di soffrire, ci siamo ripresi dalle difficoltà che abbiamo avuto, perché non avevamo tre centrali su quattro. Ha giocato benissimo Vrsaljko, molto bene anche Kondogbia. Giocando insieme abbiamo saputo fare una partita emozionante, con gol, contropiede, con sofferenza, con grandi parate di Oblak, facendo una partita fantastica. Sapevamo che sarebbe stata una serata difficile, dove il Liverpool era già qualificato ma alla fine, nella somma delle partite tra Porto, Milan e noi, siamo stati i migliori. Era una partita di Champions League, con tutti le caratteristiche  che ha una partita di Champions. I nostri rivali avevano la possibilità di qualificarsi con un pareggio perché il Milan ha perso. È una squadra molto competitiva, segnano pochi gol, lottano e combattono. Abbiamo fatto una grande prestazione, una grande prestazione di squadra, abbiamo fatto un secondo tempo come lo immaginavamo. Questo è quello che stavamo cercando. Le lacrime di Vrsaljko? Sono molto contento per come ha giocato lui, ha giocato tutto il secondo tempo con la faccia dolorante, speriamo non sia niente. Esempi come quello di Vrsaljko fanno bene quando parli al gruppo e dici a tutti che sono importanti, e che un giorno chi gioca di meno deve giocare. Era il suo turno, meno di Kondogbia, perché lui gioca più spesso. Avevamo giocato con Vrsaljko nel precampionato diverse partite da centrali a destra e non ho dubbi che lui lo faccia molto bene perché ha forza, velocità, testa, ha un passaggio forte e ha tutti i requisiti che il gioco richiede. Le parate di Oblak? Per vincere bisogna avere un buon portiere. È molto difficile vincere se non si ha un buon portiere”.

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