Champions League

Pagelle Young Boys-Juventus 2-1, Champions League 2018-19

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo - Foto Antonio Fraioli

Due giorni di Champions da dimenticare per le italiane. Dopo le sconfitta del Napoli e il pareggio dell’ Inter con relative eliminazioni, arriva anche la sorprendente sconfitta della Juventus in Svizzera contro lo Young Boys per 2-1. Dopo lo United un’altra squadra ferma i bianconeri che dovranno cambiare testa nella competizione europea se vorranno arrivare nelle battute finali della competizione.

GLI HIGHLIGHTS

Juventus (4-4-2)

Szczęsny 6

Intuisce il rigore di Hoaurau, ma il tiro potente dello svizzero è troppo forte da bloccare. Dirige la difesa con la solita grande personalità.

De Sciglio 6
Ogni qualvolta che viene impiegato il terzino destro risponde sempre presente. Da oggetto misterioso grazie al lavoro per Allegri si sta trasformando in un punto di riferimento (72′ Dybala 7 entra a da la scossa ai suoi. Con un sinistro potente riapre il match al minuto 79′. Ronaldo gli toglie la gioia della doppietta. Il dieci bianconero toglie la ragnatela dagli incroci ma il portoghese si mette sulla traiettoria della palla in posizione di fuorigioco).

Rugani 6
Questa sera ha il compito di sostituire Giorgio Chiellini e lo fa egregiamente. Controlla bene la palla e le impone un giro di grande utilità per fare uscire in modo pulito la retroguardia dal pressing svizzero. Attento nel gioco aereo.

Bonucci 5
Gestisce la manovra del gioco con la solita grande precisione. Gli attaccanti avversari non lo pressano e lui ha modo di giocare la palla negli spazi. In netta difficoltà nell’uno contro uno contro Houarau che lo beffa in occasione del secondo gol. Troppe le sue disattenzioni da inizio stagione costate caro alla Juventus.

Cuadrado sv
Inizia alto e con uno stile di gioco che ricorda il classico tornate brasiliano a tutta fascia. Deve abbandonare il terreno di gioco prima della mezz’ora per un infortunio muscolare (24′ Alex Sandro 4.5 ingresso in campo horror del brasiliano dopo quattro minuti dal suo ingresso in campo. Sbaglia un controllo abbastanza semplice in aerea di rigore, cerca di rimediare ma sdraia il suo diretto avversario regalando il penalty alla squadra di casa. Gioca una partita distratta e brutta).

D. Costa 6.5
Molto fumo e poco arrosto, questo vecchio proverbio italiano descrive tutta la sua prima frazione di gioco. Nel secondo tempo cambia marcia e la Juve si affida a lui. Entra in tutte le azioni gol dei suoi con giocate paradisiache.

Pjanic 5
Complice il terreno di gioco e la perfetta marcatura avversaria, il regista bianconero gioca una partita sottotono. Impreciso nelle verticalizzazioni e sempre in ritardo sulle seconde palle. Finisce nella trappola svizzera (64′ Emre Can 6 rispetto al Bosniaco mette più fisicità al centrocampo bianconero. Allegri gli fa prendere minuti fondamentali per il proseguo della stagione).

Bentancur 5
Come il suo compagno di reparto anche lui disputa una gara complicata: fatica molto sul pressing avversario e verticalizza molto volte al buio, senza che i suoi compagni capiscano prima le sue intenzioni. Un passo indietro per il classe 97′ fino ad ora sempre impeccabile.

Bernardeschi 6
Il migliore dei suoi parte prima da esterno di centrocampo, poi si accentra mezz’ala. Dinamico e propositivo, le azioni pericolose nascono tutte dai suoi piedi. Una notizia positiva la buona prestazione dell’ex viola per gli impegni futuri.

Mandzukic 5.5
Fatica anche lui e non poco nel trovare la giusta posizione in campo. Prezioso il suo lavoro in copertura, ma stasera la sua mancaza nei momenti clou della partita è mancata.

C. Ronaldo 5
Della serie gli Alieni non esistono e le prove ci sono. Quando sbaglia CR7 fa notizia anche perché è cosa rara. Partita da dimenticare per il portoghese che pronti via sbaglia due occasioni abbastanza facili. Crea spazi e occasioni da gol che non riesce a trasformare in gol. Bravo nel fare la sponda per l’accorrente Dybala in occasione del 2 a 1. Nel finale il palo gli nega la gioia personale.

Allegri 5.5
Uno show in panchina per il tecnico bianconero. Si accorge fin da subito della leggerezza emotiva dei suoi nell’affrontare la gara. Sprona tutti, ma senza riuscirci. Modifica il suo piano tattico in corsa, schiacciando nei minuti finale i padroni di casa con il 4-3-3 dando più fantasia e pericolosità. In Champions la storia è diversa e i passi falsi contro il Manchester United e Young Boys suonano forti e chiari se l’obiettivo stagionale è quello di vincere la Champions.

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