Champions League

Pagelle Roma-Real Madrid 0-2, Champions League 2018/2019

Cengiz Under
Cengiz Under - Foto Antonio Fraioli

Allo stadio Olimpico, una Roma dalle due facce viene sconfitta dal Real Madrid per 0-2 nella quinta giornata della fase a gironi di Champions League 2018/2019, incassando entrambe le reti decisive nel secondo tempo. Dopo un primo tempo terminato a reti bianche e dominato per lunghi tratti dai giallorossi, è Bale a portare in vantaggio gli ospiti subito in avvia di ripresa, approfittando di uno sciagurato retropassaggio di Fazio, che mette il gallese a due passi da Olsen dove insacca con grande freddezza. Raddoppia dopo un quarto d’ora Lucas Vazquez, che insacca da pochi passi, su assist Benzema.

Sconfitta, che nonostante la matematica qualificazione ottenuta grazie alla sconfitta del CSKA Mosca nel match delle 18.55, complica i piani per quanto riguarda il primo posto, ma soprattutto preoccupa, visto il calo vistoso che ha fatto registrare la squadra di Di Francesco nel secondo tempo.

ROMA (4-2-3-1)

Olsen 5.5

Ha più di una responsabilità sull’errato rinvio che ha portato alla rete del vantaggio di Bale. Da rivedere anche il posizionamento e la reattività sul raddoppio di Vazquez.

Florenzi 6

Non spinge con costanza, ma quando ne ha la possibilità arriva fino al fondo per cercare il cross con grande pericolosità. Si concentra maggiormente nel contenimento delle folate offensive di Bale e Marcelo.

Manolas 6

Leader indiscusso della retroguardia giallorossa, è infatti quello che commette meno sbavature di tutta la difesa, e talvolta mette una pezza nelle disattenzioni dei propri compagni.

Fazio 5

Primo tempo di alto livello, in cui domina in tutti i contrasti aerei facendo valere tutti i suoi centimetri d’altezza sia difensivamente che nei calci piazzati offensivi. Seconda frazione aperta però con l’errore grossolano che regala la rete del vantaggio a Bale. Da qui in poi, la sua prestazione è compromessa.

Kolarov 6.5

Spinge tanto come suo solito, offrendo ai propri compagni alcuni palloni filtranti interessanti. Quando può tira in porta dalla distanza, andando vicino al bersaglio grosso. Attento ed essenziale invece negli interventi difensivi.

Nzonzi 5.5

Prima frazione sufficiente, in cui si rivela prezioso nell’intercettare le linee di passaggio avversarie. Nella ripresa tuttavia, scompare completamente dal campo, favorendo i contropiedi del Real Madrid. (dal 64’ Coric 5.5 Entra a partita compromessa, dove i ritmi sono molto bassi.)

Cristante 5.5

Torna a giocare in mediana portando ordine alla manovra e fisicità al reparto nei contrasti. Cala vistosamente nella ripresa.

Under 4.5

Si divora completamente la rete del vantaggio, allo scadere della prima frazione, calciando a porta sguarnita e a pochi passi da questa alle stelle, commettendo un errore clamoroso quanto inaspettato. Da qui in poi scompare anche lui dal campo, non ripiegando nemmeno in difesa.

Zaniolo 6.5

Prova di personalità per l’ex primavera dell’Inter, che è nel vivo della manovra cercando spesso il fraseggio stretto tra le linee con Schick per servire gli inserimenti degli esterni. Fondamentale è anche il suo grande lavoro in pressing offensivo e raddoppio, che mette spesso in difficoltà la retroguardia avversaria. (dal 69’ Karsdorp sv)

El Shaarawy 6

Tanta sfortuna per il faraone, il quale dopo 20 minuti molto intensi sulla fascia sinistra, è costretto ad alzare bandiera bianca per un infortunio rimediato in un contrasto con Carvajal. (dal 22’ Kluivert 6 Ci crede fino all’ultimo, cercando di alzare i ritmi di gioco della propria squadra, non ottenendo però i risultati attesi.)

Schick 5.5

Riscatta in parte l’opaca prova della scorsa giornata di campionato contro l’Udinese, disputando una partita di grande sacrificio e sostanza. Talvolta però, questo lavoro sfiancante lo rende meno lucido sotto porta. Cala anche lui vistosamente nei secondi 45 minuti di gioco.

All. Di Francesco 5.5

È una Roma dalle due facce: quella della prima frazione unita e coordinata nel pressing, capace di mettere alle corde anche il Real Madrid; e poi quella della ripresa, passiva ed inspiegabilmente fuori dal gioco, che perde nettamente il duello a centrocampo e va vicino al tracollo.

 

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