Champions League

Niente impresa per Inter e Milan: Inzaghi chiude secondo, Pioli fuori da tutto

Stadio Meazza, curva Sud Milan
La curva del Milan a San Siro

Niente impresa per le due milanesi nell’ultima giornata dei gironi di Champions League, il grande sogno di entrambe viene spezzato da due corazzate europee. L’Inter gioca abbastanza bene ma il Real Madrid è più forte e blinda il primo posto, costringendo la squadra di Inzaghi al secondo e a un sorteggio estremamente complicato, il Milan si illude con Tomori ed è poi lo stesso difensore inglese a servire la rimonta a un Liverpool che anche con otto riserve fa paura ed estromette la squadra rossonera da tutto, visto che l’Atletico Madrid va agli ottavi e il Porto in Europa League. Un vero peccato per come si stava mettendo la serata, che da dolce diventa improvvisamente amara.

Ci si poteva aspettare un approccio più prudente del Milan, anche per via di un po’ di pressione che i 60.000 di San Siro e la situazione thrilling dell’ultima giornata comportano, invece i rossoneri scendono in campo con fame agonistica e tantissima veemenza. E’ con questo spirito che si possono scavallare le difficoltà oggettive di segnare alla squadra di Klopp, per la verità oggi fortemente rimaneggiata per otto undicesimi. Su un calcio d’angolo Tomori ci mette il gambone e fa sognare i tifosi rossoneri, firmando l’1-0 poco prima della mezzora, peccato che passano pochi minuti e uno dei pochi titolari presenti – e che titolare – firma l’1-1 da rapace. Momo Salah, sempre lui, una costante di questo 2021 dei Reds. Nel frattempo, tutto tace a Oporto, o meglio, c’è l’infortunio di Suarez che indebolisce ulteriormente i colchoneros, ma non ci sono gol. Nel secondo tempo, però, precipita completamente la situazione. Tomori regala l’1-2 a Origi, nel frattempo l’incontro di wrestling in Portogallo (due espulsi) propende per gli spagnoli che segnano tre gol e vincono poi 1-3. Nel frattempo al Meazza la squadra si deprime, Kessie si mangia un gol incredibile e alla lunga si rinuncia a crederci.

Un po’ come accaduto all’andata, i nerazzurri macinano gioco e si propongono in avanti con personalità, giocandosela alla pari contro una squadra decisamente più rodata ed esperta. E proprio come all’andata, anche se questa volta in maniera molto meno subdola, i blancos passano in vantaggio con un gran gol di Kroos che dimostra di avere un tiro educatissimo e affilato. Dal momento del gol in avanti, cala un po’ la pressione offensiva dei ragazzi di Inzaghi, che faticano a presentarsi dalle parti di un Courtois che fino all’intervallo dorme sogni sereni, a differenza di Handanovic che deve ringraziare il palo sul tiro di Rodrygo. Nel secondo tempo qualche occasione per i nerazzurri arriva, ma troppo poco per impensierire i padroni di casa, che al 79′ la chiudono con un super gol di Asensio. Quattro incroci nell’ultimo anno, quattro sconfitte per l’Inter contro un Real che al momento è di un altro pianeta. E ora il sorteggio sarà probabilmente complicato, ma guai a sentirsi sconfitti in anticipo.

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