Champions League

L’Inter travolge il Plzen e silenzia il Camp Nou. Inzaghi si gode gli ottavi più difficili

Edin Dzeko
Edin Dzeko - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

L’Inter agli ottavi di finale di Champions. Il Barcellona fuori per il secondo anno consecutivo. Simone Inzaghi in un San Siro strapieno svuota di significato il match del Camp Nou di stasera, il gol sbagliato di Asllani e le preoccupazioni a Nyon al sorteggio. Nessuna squadra ceca ha mai vinto in trasferta contro una squadra di Serie A in dieci partite tra Champions League e Coppa dei Campioni e non è il Viktoria Plzen a cambiare la storia contro i nerazzurri. L’Inter vince 4-0 e si prende il pass con una giornata di anticipo nel girone di ferro di questa edizione del torneo principale. L’inizio però è nervoso, la pressione si fa sentire e le imprecisioni tecniche accompagnano i primi minuti di gioco. Al 25′ Lautaro e Dimarco sfiorano il gol. Vantaggio rimandato, ma è l’episodio che dà la scossa mentale. Al 36′ l’1-0 porta la firma di Mkhitaryan: il cross è di Bastoni, l’armeno svetta di testa e sigla il gol con quella che non è certo la specialità di casa.

Al 42′ c’è il 2-0. San Siro esplode. Il Camp Nou – che stasera deve affrontare un Bayern da 16 gol in 4 partite contro il Barca – cala nel silenzio. L’assist stavolta è di Dimarco, il tap in di Edin Dzeko. Fu il bosniaco a regalare gli ottavi nella scorsa stagione. E nella ripresa è sempre Dzeko a chiudere definitivamente i conti con la doppietta che vale il 3-0: Lautaro apparecchia la palla a Dzeko che col mancino non sbaglia. Sono 12 i gol di Dzeko in 10 apparizioni contro il Viktoria Plzen. Nel complesso, anche un palo di Mkhitaryan e una conclusione di Dumfries nel finale. Poi l’accademia. Gli ultimi boati sono per il rientro in campo e gol di Romelu Lukaku: scambio con Correa e conclusione sul primo palo. Un potenziale offensivo in più per Simone Inzaghi in vista dei prossimi appuntamenti. Bisogna recuperare in campionato. Intanto, però, il 7 novembre ci sarà anche l’Inter al sorteggio degli ottavi più difficili.

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