Champions League

Kroos e de Bruyne, classe al potere. Real Madrid e Manchester City se li godono

Kevin de Bruyne - Foto Brad Tutterow CC BY 2.0

Quando conta il Real Madrid c’è. E stavolta c’è anche il Manchester City che scaccia paure e fantasmi. Troppo per Liverpool e Borussia Dortmund, settima e quinta forza di Premier League e Bundesliga e costrette a vedere la Champions come ancora di salvezza di una stagione fin troppo deludente. Il Real Madrid liquida i reds con un 3-1 casalingo (2 Vinicius, Asensio, Salah) che costringe Mane e compagni a tentare un’impresa che almeno quest’anno non sembra essere nelle corde degli uomini di Klopp. Il Manchester City segna, rischia, subisce il pareggio e risolve la pratica nel recupero scacciando i fantasmi del tabù di un quarto di finale mai superato con Guardiola. Alla fine all’Etihad Stadium è di 2-1 (de Bruyne, Reus, Foden) il finale. Ad accomunare le due partite, due giocatori: Toni Kroos e Kevin de Bruyne, entrambi capaci di dare spettacolo, di inventare giocate dal nulla e di trascinare la squadra. Solo un anno fa, il Manchester City eliminava il Real Madrid agli ottavi e nel post partita Kroos fermava de Bruyne con la faccia stupita di chi sa di avere a che fare con un fenomeno. I fenomeni in realtà sono due e oggi hanno dato spettacolo a distanza. Kroos con un lancio lungo per Vinicius per l’1-0, de Bruyne con un gol e un passaggio chiave per la rete di Foden. Tedesco di Greifswald, cresciuto sulle rive del Baltico e belga di Gand, sulla costa opposta. Storie diverse, stessa classe.

A Madrid il Real è senza difesa: Varane è positivo, Sergio Ramos è ancora ai box e costretto a saltare l’attesissimo incrocio contro Mohamed Salah dopo quell’infortunio al braccio nella finale di tre anni fa. L’attesa rivincita dei reds non c’è, c’è invece la doppietta di Vinicius, più giovane brasiliano a segnare due gol in Champions League. Nel complesso: 15 conclusioni totali e 48 palloni recuperati per la formazione spagnola che ad Anfield dovranno fare attenzione. La rete di Salah impone concentrazione perché Anfield è sinonimo di rimonte. Servirà una rimonta storica al Borussia Dortmund, chiamato a ribaltare il 2-1 dell’Etihad Stadium e a dare continuità al tabù quarti di finale di Guardiola sulla panchina dei Citizens. Brilla de Bruyne, un gol e un passaggio chiave nel gol di Foden mentre si è acceso invece solo a tratti il più atteso: Erling Haaland tocca poco palla, sbaglia un gol ma disegna un assist magnifico per la rete del momentaneo 1-1 di Reus. Non è bastato per evitare la sconfitta. E’ sufficiente invece per tenere vive le speranze di qualificazione.

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