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La Juventus, squadra dei record, di un suo primato farebbe volentieri a meno. E’ quello delle finali perse in Europa che diventa ancora più sostanzioso dopo il 3 giugno 2017, data che ha visto i bianconeri guidati da Massimiliano Allegri soccombere per 4-1 contro il Real Madrid nel Millennium Stadium di Cardiff, teatro della finale di Champions League 2016-17. Una doppietta di Cristiano Ronaldo, un gol di Casemiro e Asensio hanno condannato Dybala e compagni alla settima finale di Champions League persa.
Tutto ebbe inizio nel 1973 quando un gol di Rep mandò in estasi l’Ajax e all’inferno la Juventus. Il 25 maggio 1983 sembrava poter essere la data della gloria ma l’Amburgo ebbe clamorosamente la meglio ancora con un risultato di misura: questa volta è Magath l’incubo dei colori bianconeri. Ancora tedesco è l’ostacolo con cui si deve scontrare il club di Torino: troppo forte il Borussia Dortmund che il 28 maggio 1997 vinse per 3-1 contro gli uomini di Lippi ai quali non bastò il gol di un giovanissimo Del Piero. Ma non è la prima volta che il Real Madrid infrange i sogni della squadra bianconera: il 20 maggio 1998 bastò una rete in fuorigioco di Mijatovic ai blancos per alzare il trofeo e superare la squadra di Torino. Cinque anni dopo la beffa più grande però la riservò il Milan che ai rigori riuscì a far esultare di gioia i propri tifosi: indimenticabile lo sguardo di Shevchenko prima del calcio di rigore decisivo. Il 6 giugno 2015 poteva essere la data ideale per cambiare la storia ma l’avversario di turno, il Barcellona di Luis Enrique, non era d’accordo. Risultato? Tre a uno per i blaugrana. Col senno di poi, Tevez e Morata non erano poi così inferiori a Dybala e Higuain.