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“Ci siamo fatti condizionare dalle notizie che arrivavano dall’Ucraina ed è stato un errore a livello di mentalità . Era un allenamento stupendo giocare nonostante la difficoltà dell’altro risultato e non ce l’abbiamo fatta. E’ stata un’occasione persa di crescita“. E’ l’analisi di Maurizio Sarri al termine di Feyenoord-Napoli 2-1, gara dell’ultima giornata del girone F di Champions League che ha condannato i partenopei alla retrocessione in Europa League. “Dobbiamo crescere – ha spiegato – non penserei all’Europa League che è una manifestazione che dobbiamo fare con grande determinazione. Onoreremo la competizione ma dobbiamo pensare a questo finale di anno e dobbiamo risolvere qualche problema perché la supremazia territoriale non si tramuta in pericolosità offensiva“.
Poi ha aggiunto sull’analisi tattica: “Non si vedono certi movimenti davanti, se il movimento diventa minore la velocità di circolazione della palla perde qualcosa. E’ inevitabile, dalla gara di andata sapevamo che loro soffrivano l’attacco della profondità e e noi l’abbiamo fatto poco“.
Sconfitta anche per il Aguero e compagni nonostante le rassicurazioni di Guardiola sul massimo impegno in Ucraina: “City? Le partite dipendono dalla piega che prendono nella fase iniziale, può succedere di tutto. La situazione mentale del City non era semplice, tra tre giorni ha il derby e con la qualificazione in tasca con tutta la voglia e la fame che l’allenatore può trasmettere il rischio di entrare leggeri c’è“.