Champions League

Atalanta, grazie lo stesso: il Psg spezza il sogno nel modo più atroce

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini - Foto Antonio Fraioli

La missione era impossibile, la sconfitta arriva però nel modo più atroce. Nonostante un’ottima prestazione, il sogno dell’Atalanta si interrompe ai quarti di finale, spezzato da un Psg spietato che segna al 90′ e al 92′ e che ha fatto valere la maggior esperienza e qualità al cospetto di una squadra, quella nerazzurra, che è comunque andata ben oltre i propri limiti. In semifinale ci vanno i parigini e troveranno una tra Atletico Madrid e Lipsia, ma la Dea è la vera vincitrice morale di questa partita come dell’intera Champions League. Una squadra composta da buoni giocatori, resi fenomeni da un gioco cucito su misure da Gian Piero Gasperini e dalle capacità di adattarsi a qualsiasi avversario non avendo mai paura di giocarsela negli uno contro uno. L’Atalanta viene eliminata, ma come ha detto il proprio tecnico, non ha perso: al massimo, ha imparato.

Atalanta d’assalto già fin dal primo tempo: la filosofia di calcio dei nerazzurri è ormai ben chiara, mai paura e sempre in avanti. Il Papu Gomez si mangia un gol già fatto a tu per tu con Navas, ma poco dopo anche Neymar ricambia sbagliando con la porta spalancata. Le minacce orobiche arrivano da calcio piazzato: Navas è semplicemente miracoloso prima su Hateboer e poi su Caldara (fischiato fuorigioco, ma in realtà non c’era), quindi ancora Neymar incredibilmente grazia la Dea che gli aveva regalato un pallone d’oro dopo un misunderstanding incredibile. Il gol del vantaggio, però, lo trovano proprio i ragazzi di Gasperini. L’uomo che non ti aspetti, o forse sì, Mario Pasalic, riceve da Zapata che compie un ottimo lavoro e calcia a giro non lasciando scampo, stavolta sì, a Navas. Gomez accusa un problemino e lascia il campo a Malinovskyi nella ripresa, mentre nei parigini arriva il momento di Mbappe. E’ proprio lui ad avere l’occasione migliore a poco più di un quarto d’ora dal termine con una progressione che termina con un tiro non all’altezza respinto alla grande da Sportiello. Un Marten De Roon devastante in mezzo al campo consente agli orobici di recuperare palla più volte possibile e di arrivare agli ultimi minuti. Il finale, però, rovescia ogni prospettiva. Freuler si infortuna e gioca pro forma in avanti, la difesa scricchiola dal lato in cui imperversa Mbappé e arrivano due gol che sanno di incredibile beffa, proprio a un passo dalla meta. Marquinhos prima, Choupo-Moting poi firmano un nuovo dramma – stavolta per fortuna solo sportivo – per la città di Bergamo.

SportFace