Al Parco dei principi di Parigi finisce 2-2 il derby degli sceicchi tra Manchester City e Paris Saint Germain valido per l’andata del quarto di finale di Champions League. Il Psg, già campione di Francia, si presenta con il tridente pesante Ibrahimovic-Cavani-Di Maria mentre in difesa Blanc reintegra nell’11 titolare Serge Aurier, epurato a gennaio dopo le frasi infelici su Blanc e Ibra. Il tecnico del City Pellegrini, privo di Yaya Toure, schiera Silva, De Bruyne e Navas dietro l’unica punta Aguero. Partenza pessima per il Psg e, in particolare, per David Luiz che viene ammonito al 1’ per un fallo su Aguero lanciato a rete, il brasiliano era diffidato così salterà il ritorno in Inghilterra. Ritmi altissimi in questo inizio. Al 6’ proteste vibranti degli uomini di Blanc: gran contropiede del PSG, Di Maria lancia Matuidi che viene travolto in area da Mangala, per l’arbitro Mazic è tutto regolare. Al 12’ Di Maria crossa dalla linea di fondo, Sagna respinge malamente sui piedi di David Luiz che viene steso dallo stesso ex Arsenal e l’arbitro questa volta concede il calcio di rigore: dal dischetto si presenta Zlatan Ibrahimovic ma lo svedese viene ipnotizzato da Hart che respinge dagli 11 metri. Un minuto dopo Ibra prova a farsi perdonare con un colpo di testa sugli sviluppi di un traversone di Aurier ma Hart blocca. Si fa vedere anche il City dalle parti di Trapp al 19’: Ibrahimovic perde palla a centrocampo e innesca il contropiede di Jesus Navas che dalla trequarti effettua un cross per Silva ma lo spagnolo, ostacolato dal recupero di Aurier, è impreciso di testa. Al 24’ ancora nessuna delizia e solo croce per Ibra: lo svedese servito splendidamente da Thiago Motta e solo davanti ad Hart spara alto sprecando un’altra nitida occasione da gol.
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Possesso palla nettamente dalla parte del PSG che controlla il match mentre il Manchester City si rintana pronto a sfruttare errori in fase d’impostazione dei parigini per ripartire in contropiede. Esattamente quello che avviene al 37’ quando arriva il vantaggio del Manchester City: malinteso tra Matuidi e Rabiot, ne approfitta Fernando che serve in area De Bruyne che solo davanti a Trapp non sbaglia e porta in vantaggio i suoi. Al 40’ clamoroso errore della difesa del Manchester City: Hart serve Fernando che effettua un clamoroso passaggio orizzontale che trova la rapida zampata di Ibrahimovic che intercetta e segna nella porta sguarnita. Ibrahimovic si libera dal fardello del rigore sbagliato nel modo più rocambolesco e improbabile. Finisce il primo tempo, partita a ritmi elevatissimi. Inizia la seconda frazione di gioco senza cambi nelle fila delle due squadre. Al 55’ prima occasione per il City: David Silva salta Thiago Silva e calcia ma Trapp si distende e blocca. Al 58’ pericolo enorme per il City con Mangala che rischia l’autogol nel tentativo di respingere un cross di Maxwell. Al 59’ vantaggio Psg: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Cavani colpisce di testa, Hart respinge sui piedi di Rabiot che non ha problemi a ribadire in rete. Spinge il Psg che cerca il terzo gol: Di Maria effettua un traversone, Ibrahimovic anticipa Sagna e colpisce la traversa, la palla finisce a Cavani che in sforbiciata non riesce a trovare la porta difesa da Hart. Giornata di errori clamorosi: al 71’ Sagna crossa in area, pasticcio difensivo di Aurier e Thiago Silva che accomodano la sfera sui piedi di Fernandinho che batte Trapp. Al 78’ Blanc e Pellegrini decidono di cambiare: nel Psg Lucas e Marquinhos sostituiscono Rabiot e Aurier mentre Delph prende il posto di De Bruyne. Calano le energie nelle due squadre dopo una gara a ritmi altissimi, il Psg cerca il vantaggio ma gli inglesi si chiudono bene. Vengono assegnati 3’ di recupero ma non bastano al Psg per chiudere la gara con un risultato soddisfacente.
Protagonista in campo ma anche fuori, Ibrahimovic sarà uno dei nomi caldi per la prossima sessione di mercato. Queste le parole a tal proposito del suo procuratore Mino Raiola: “Per adesso la priorità di Zlatan è chiudere bene la stagione, puntare alla finale di Champions League e se possibile vincerla. Poi ci sarà l’Europeo, tutto il resto è lavoro mio, vogliamo prendere la decisione giusta, senza fretta. Di proposte ne ha tante, sarebbe strano se un giocatore della sua qualità non avesse offerte, non è un calciatore normale e ho sempre detto che dovrebbe giocare ancora cinque anni – continua Raiola – Fermarsi? Sarebbe come rubare la Gioconda, un crimine contro lo sport, se decidesse di ritirarsi bisognerebbe arrestarlo e metterlo in prigione fin quando non cambia idea. Le motivazioni non gli mancano, non ha bisogno di continuare per motivi finanziari, ma vuole dimostrare che e’ ancora al top“. Raiola non conferma ma non smentisce la super-offerta di 75 milioni dalla Cina, però spiega: “non parlo di cifre, non dico che l’aspetto finanziario non è importante perché lo è, ma è anche vero che se vuoi avere il migliore lo devi pagare“.