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Uno studio dell’Università di Salisburgo, pubblicato su Frontiers in Sports and Active Living, ha affermato che giocare le partite di calcio senza pubblico annulla il ‘vantaggio’ di chi è in casa, soprattutto perchè prende molti più cartellini rispetto a quando gioca invece con i tifosi presenti. I ricercatori hanno analizzato oltre 1300 match giocati in tutta Europa nel 2018-2019 e poi nel 2019-2020, quando si è gareggiato a porte chiuse, e tutte le statistiche relative ai match dei primi 15 campionati europei, compresa la serie A, analizzandole con quattro diversi metodi matematici.
“I nostri risultati – concludono gli autori – suggeriscono che le partite senza spettatori differiscono significativamente da quelle con il pubblico. Per prima cosa l’analisi dei cartellini gialli per i falli indica che gli arbitri danno un trattamento meno preferenziale alla squadra di casa nelle partite ‘fantasma’ rispetto a quelle regolari. Inoltre l’assenza di spettatori riduce significativamente il vantaggio di giocare in casa. La nostra interpretazione è che un legame tra i due fenomeni è ovvio, anche sulla base di studi precedenti. A causa della mancanza del pubblico gli arbitri percepiscono una pressione minore dalla folla, e questo porta all’annullamento del vantaggio per chi gioca in casa. Da un punto di vista psicologico l’analisi dei falli e dei cartellini è anche più interessante di quella dei risultati, perchè questi parametri rendono meglio l’idea di stati psicologici critici”.
Il primo dato emerso, scrivono nell’articolo, è che tra i due campionati si è passati da un 63,5% di vittorie della squadra di casa al 52,5%. In termini di cartellini gialli invece l’elaborazione ha visto un aumento dell’11,7% di quelli dati alle squadre di casa e un calo del 5,5% per quelli alle squadre in trasferta.
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