Calcio

Calcio, Lippi: “Mancini ha riportato entusiasmo. Conte? E’ un vincente, il divario con la Juve si è ridotto”

Marcello Lippi - Foto "Fiba.basketball"

“Nessuno si aspettava questo peggioramento che c’e’ stato negli ultimi mesi. Fino alla fine del campionato scorso le cose sono andate bene, ma ora dai casi di Genoa e Napoli in poi, ogni giorno vengono fuori altri positivi. Il punto e’ che se abbiamo accettato un protocollo dobbiamo andare avanti rispettandolo. Sono molto curioso di vedere cosa fara’ la giustizia sportiva perche’ non si possono creare precedenti”. Questo il pensiero di Marcello Lippi che in video-collegamento con Sky Sport 24, ha voluto dire la sua in merito al periodo che sta vivendo il calcio dopo le tante positività al Covid-19. In merito al lavoro che sta portando avanti Roberto Mancini in Nazionale, ha proseguito: “Il suo lavoro e’ stato splendido, ha cominciato a mandare messaggi anche alle societa’ convocando giocatori che non avevano ancora debuttato nelle rispettive squadre, ha riportato entusiasmo e la squadra gioca un bel calcio. Io potevo scegliere tra il 60-65% di italiani che militavano in A, adesso si e’ capovolta la situazione, ma Mancini e’ stato bravo a creare questo gruppo di 20-25 giocatori giovani, inserendo altri elementi come Caputo che ieri ha fatto molto bene – ha continuato l’ex ct della Nazionale – Speriamo che Caputo possa fare quello che ha fatto Toto’ Schillaci. Io nel 2006 avevo preso 4 giocatori dal Palermo, Barzagli, Grosso, Barone e Toni che sono diventati 4 campioni del mondo. Mancini li sta prendendo dal Sassuolo. Roberto e’ stato bravo a creare il gruppo, questa e’ una Nazionale che gioca bene”. 

Per quanto riguarda gli allenatore che militano in Serie A, Lippi ha voluto spendere qualche parola su Antonio Conte: “E’ l’uomo giusto per creare una squadra vincente, lo ha fatto in passato e se l’anno scorso ha avuto certi sfoghi e’ stato per avere quello che ha ottenuto oggi, ovvero ricambi in ogni settore per la sua Inter. E’ sempre stato un trascinatore, lo era da giocatore e lo e’ da allenatore, e’ un grande motivatore e quest’anno anche tecnicamente la squadra puo’ giocarsela con tutti sia in campionato che in Champions. Per lo scudetto resta favorita la Juventus che ha vinto 9 scudetti consecutivi, ma il divario mi sembra che si sia ridotto. Su Pirlo, campione del mondo nel 2006 con gli azzurri di Lippo: “E’ stato un giocatore di grande talento e questo talento, oltre alla sua capacita’ comunicativa che forse e’ quella che e’ mancata un pochino recentemente – ha spiegato l’ex ct – li portera’ dentro la squadra, sul campo. La vera forza di un allenatore, al di la’ dei moduli, e’ entrare nella testa dei giocatori, convincerli delle loro possibilita’. Andrea ha avuto tanti grandi allenatori da giocatore, e’ una persona che ha talento e ha un grande capacita’ comunicativa, ora sta facendo le sue verifiche, ma sono sicuro che arrivera’ a giocare con i tre attaccanti, dando gli equilibri giusti alla squadra. L’Atalanta di Gasperini? Il gioco piu’ completo a livello internazionale e’ il loro, partecipano tutti, e’ una squadra compattissima, a volte rischiano dietro rimanendo 1 contro 1 ed e’ questo il motivo per cui Gollini lo scorso anno e’ stato il miglior portiere, perche’ partecipano tutti e attaccano tutti gli spazi magari concedendo qualcosa di troppo dietro. Nell’ultima Champions il Psg ha avuto fortuna nel finale, altrimenti in semifinale c’era l’Atalanta che, secondo me parte, alla pari delle 4-5 squadre migliori anche in Champions, purtroppo e’ in un girone molto difficile”. Per quanto riguarda l’acquisto di Chiesa da parte della Juventus, Lippi ha dichiarato: “E’ un grande calciatore, un lottatore di grande carattere e di grandi qualita’. Puo’ fare il giocatore a tutta fascia, ma onestamente mi sembra sprecato, puo’ giocare nei tre attaccanti e segnare piu’ dei 10 gol fatti lo scorso anno. Dybala? Mi sembra che sia maturato tantissimo, e’ un giocatore importante, ma essere un calciatore determinante non vuol dire fare 70 partite, se ne possono fare anche 45 di grande livello, non bisogna giocare sempre”. Infine, non è mancato qualche elogio al Milan: “Molti meriti vanno a Maldini. L’anno scorso e’ successo qualcosa di importante, stavano facendo un errore molto grande, dopo aver perso Boban stavano per rinunciare anche a Paolo e a Pioli, invece e’ successo che Pioli ha continuato a fare un lavoro di altissimo livello creando una squadra importante, una squadra che e’ cresciuta tantissimo e che sta diventando veramente importante”.

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