Calcio femminile

Calcio femminile, Gama: “Non vogliamo gli stipendi degli uomini, ma le stesse tutele”

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Sara Gama - Foto Threecharlie CC BY-SA 4.0

“Noi donne non vogliamo gli stessi stipendi ma chiediamo almeno le stesse tutele degli uomini”. Sono queste le parole di Sara Gama, capitano della Juventus e della Nazionale femminile di calcio. La calciatrice ha voluto sottolineare le differenze tra donne e uomini:C’è una grandissima differenza. Ciò dipende innanzitutto da come è lo stato delle cose, fino a ieri non si sentiva nemmeno parlare di calcio femminile, quindi è chiaro che noi siamo agli albori del nostro sviluppo. Anche per i maschi è stato tutto graduale, una volta non si vedevano le cifre di oggi. La nostra questione non è paragonarci a un Cristiano Ronaldo o a un Giorgio Chiellini. Noi vogliamo avere le stesse tutele, cioè il diritto ad avere una pensione, identiche potenzialità assicurative, oltre alla maternità. Esiste da due anni un fondo per la maternità delle atlete italiane: è da due anni che anche a livello governativo ci si pone la questione. Prima la maternità non era concepita per tutte le atlete, non parliamo solo di calcio. La questione è data dunque dalle tutele, quello è uno step fondamentale per noi”.

Si è poi cambiato argomento, parlando di razzismo in ottica di calcio femminile: “Noi siamo un’isola abbastanza felice, che porta avanti determinati valori, motivo per cui questa estate abbiamo colpito in questo modo il grande pubblico: sono cose che si vedono. Forse mancano un po’ nel nostro Paese i messaggi positivi. Nel calcio femminile riusciamo a mantenere determinati valori. Ma non ci illudiamo: se si allarga il pubblico, non è che il calcio femminile fa storia a sé rispetto a ciò che è la società italiana. Penso che il calcio femminile possa essere un esempio: se il calcio può essere differente può essere differente anche la società. Dipende da noi”.

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