Calcio estero

Lione, il presidente Aulas denuncia i tifosi: “Chi vuole fischiare non entrerà più allo stadio”

Tifosi Lione - Foto Antonio Fraioli

Furibondo Jean-Michel Aulas in seguito ai fischi subiti dalla squadra nonostante la qualificazione agli ottavi di Champions League. L’ambiente della città, che dovrebbe essere gioiosa, è più cupo che mai: gli uomini di Rudi Garcia in svantaggio per 2-0 sono riusciti a rimontare la gara con le reti di Depay e Aouar. Peccato che dopo la rimonta e la qualificazione, i tifosi si siano scagliati duramente contro la squadra: tra fischi e insulti, un tifoso è entrato in campo mostrando uno striscione evidenziando come Marcelo dovesse lasciare assolutamente il club; al suo fianco, l’immagine di un asino.

Questo tipo di atteggiamento non è più tollerato dal numero uno del club: Non possiamo accettare che accadano queste cose. Il Lione si è qualificato per la dodicesima volta agli ottavi di Champions. I giocatori sono tristi per quello che è successo e lo sono anche io”. Aulas è andato poi oltre:Chi vuole fischiare i giocatori non entrerà più allo stadio, non posso essere più chiaro di così”. Il presidente ha infine terminato affermando una totale intransigenza nei confronti dei fischi: “Quando fischi un giocatore dopo aver ottenuto la qualificazione non dovresti essere allo stadio. Abbiamo il video e sappiamo chi ha mostrato questo striscione contro Marcelo. Verrà sanzionato in maniera esemplare”.

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