Calcio estero

Ligue 1 tra arte e leggenda: la storia e le curiosità sugli stemmi dei club (2° capitolo)

Quale origine degli stemmi della Ligue 1? Ecco il secondo viaggio alla scoperta delle tradizioni, leggende, segreti e storie dietro la scelta dei club francesi di adottare quello o un altro simbolo. Dopo il primo capitolo, si va dal Montpellier al Tolosa passando per il Paris Saint Germain.

IL PRIMO CAPITOLO

MONTPELLIER HERAULT SPORT CLUB

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Si chiamava Stade Olympique Montpelliérain nel 1919, anno della fondazione. Il nome sociale è stato cambiato sette volte così come lo stemma. Nel 2000 la modifica definitiva: la grande ‘M’ al centro del logo è stata sostituita con uno stile classico e molto simile agli stemmi di Bayern Monaco ed Espanyol.

FOOTBALL CLUB DE NANTES

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Club fondato nel 1943 e costretto negli anni a subire un numero importante di modifiche allo stemma. Il più famoso è quello raffigurante una goletta simboleggiante la natura portuale della città il cui motto è eloquente per intendere il legame col mare: “Nettuno favorisce il viaggiatore”. Nel 2008 il logo è stato cambiato in favore di una versione chiaramente ispirata allo stemma del Barcellona prima di cambiare nuovamente con un logo moderno, simile per stile a quello della Juventus.

NIMES OLYMPIQUE

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Lacoste? No, Nimes Olympique. Cinque anni dopo la fondazione dello storico marchio d’abbigliamento, il coccodrillo ha fatto la comparsa anche nel calcio con questo club del sud della Francia. Perché il coccodrillo? E’ il simbolo della città di Nîmes. Le origini risalgono ad una moneta commemorativa della conquista dell’Egitto nel 30 a.C e si credeva che Nîmes fosse una colonia destinata ad ospitare i veterani della campagna egiziana.

OLYMPIQUE GYMNASTE CLUB DE NICE

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Lo stemma degli aquilotti sfoggia proprio un’aquila. Perché? Tutto risale al 1430 quando l’aquila apparve per la prima volta sullo statuto concesso dal Duca di Savoia Amedeo VIII.

PARIS SAINT GERMAIN
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Dimenticate l’attuale stemma del Psg degli sceicchi. Lo stemma originario del Paris Saint Germain mostra la Tour Eiffel sopra una culla, simboleggiante quella di Luigi XIV. Poi l’arrivo degli sceicchi e il cambio: via la culla, dentro un giglio. Ma in curva gli ultras non dimenticano il vecchio simbolo e infatti gli ultras lo espongono ogni week end.

STADE RENNAIS FOOTBALL CLUB

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La versione odierna dello stemma del Rennes inizia a prendere forma dal 1970 quando, sotto la spinta dell’identità bretone, fecero la loro comparsa i due ermellini bianchi al centro dello scudo con un pallone su uno sfondo rosso e nero. L’ermellino è uno dei simboli della Bretagna. Secondo la leggenda, la duchessa Anna durante una battuta di caccia vide un ermellino affrontare due cani piuttosto di fuggire in uno stagno e sporcarsi la pelliccia bianca.

ASSOCIATION SPORTIVE DE SAINT-ETIENNE
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L’acronimo ASSE accompagna lo stemma del club sin dalla fondazione. Dal 1970 una modifica: al centro dello stemma biancoverde è comparsa una pantera nera. Il motivo? La presenza in rosa di Salif Keita, autore di 142 gol in 186 partite in maglia verde. La sua popolarità fu così importante che il suo soprannome (“Panthere noire”) divenne anche l’emblema del club. Tuttavia dal 1993 il club è tornato allo stemma originario senza la pantera che però resta presente nell’immaginario collettivo.

STADE DE REIMS

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Quale simbolo per una delle città più famose per la produzione dello Champagne? Ma una bottiglia di Champagne, ovviamente. Un pallone con la bottiglia più famosa della zona ha rappresentato il logo del club fino al 1993. Da quel momento spazio ad un pallone, le iniziali del club e ad un disegno stilizzato che richiamerebbe all’Ange au Sourire, scultura simbolo della città.

RACING CLUB DE STRASBOURG

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La cicogna che sormonta un cerchio celeste attraversato da una fasciatura rossa simboleggia l’Alsazia. Nelle versioni precedenti era presente anche una cattedrale bianca, monumento principale della città.

TOULOUSE FOOTBALL CLUB

Nel 2017 il Tolosa ha deciso di cambiare logo in occasione dell’anniversario della fondazione del club. Lo stemma è rimasto circolare ma al suo interno hanno fatto la comparsa nuovamente i simboli cittadini: la croce occitana e l’agnello, oltre ai monumenti della città. Lo stile dello stemma ricorda quello del Manchester City.

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