Calcio

Bonucci sul tema bullismo: “Io minacciato a 14 anni. Non chiudetevi, parlatene”

Leonardo Bonucci
Leonardo Bonucci - Foto Antonio Fraioli

Un calcio al bullismo. Leonardo Bonucci di recente ha firmato un libro sul bullismo denominato “Il mio amico Leo“, in collaborazione con il giornalista Francesco Ceniti. Un libro che racconta la storia di Andrea, un bambino aggredito e minacciato da un gruppetto di compagni di scuola. E su un tema estremamente delicato, Bonucci ha voluto raccontare la propria esperienza vissuta a 14 anni: “Ero a Viterbo, la mia città, e mi sono trovato in una situazione particolare, minacciato da un ragazzo di due anni più grande. Mi ha spinto e mi ha chiesto di dargli quello che avevo in tasca – ha raccontato Bonucci a La Gazzetta dello Sport – Ho avuto la freddezza e il coraggio di non farmi mettere i piedi in testa: sono riuscito a dissuaderlo e a scappare, raggiungendo un gruppetto di amici. L’episodio mi ha segnato, ma ho capito che dovevo crescere: se quel ragazzo mi aveva avvicinato, evidentemente aveva visto in me un punto debole“.

Poi Bonucci prosegue: “Un bullo secondo me ha qualcosa che manca dentro di sé, fa così perché ha vissuto una situazione di difficoltà. Spero che il libro sia di aiuto anche per chi cerca di violentare fisicamente o psicologicamente un’altra persona. Io cerco sempre di far capire ai miei figli che devono parlare di qualsiasi cosa a casa“. Infine il preciso consiglio a tutte le vittime di bullismo: “Che sia una cosa fatta bene o male, è giusto affrontare il dialogo con i genitori, con i nonni, con le persone di cui si fidano. Altrimenti diventa facile chiudersi, smettere di frequentare alcuni posti e complicare le cose. Lo sport aiuta tanto: se sei bravo, il gruppo ti accetta e questo aiuta a essere più sicuri. Io ad esempio da piccolo ero timido, faticavo a chiedere le cose“.

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