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Carlo Ancelotti è stato ospite di ‘Radio anch’io Sport’, su Radio 1 Rai e ha affrontato diversi temi tra cui il Var e la situazione attuale del Milan. Il tecnico si è mostrato entusiasta dell’aiuto video del quale possono disporre gli arbitri e anzi si rammarica del fatto che sia stata introdotta solamente ora: “La Var è arrivata troppo tardi. Solo un folle può pensare che non serva. Risolve polemiche, aumenta la serenità degli arbitri. Sono stato presente ad una riunione della Fifa e penso che verrà impiegata già nel prossimo Mondiale. Come per tutte le cose nuove ha bisogno di un periodo di adattamento, ma è una novità importante”. L’accenno al mondiale russo ha dato anche uno spunto per parlare del playoff che l’Italia affronterà a novembre contro la Svezia: “Giocare uno spareggio è sempre un rischio, ma contano anche storia e tradizione e da questo punto di vista l’Italia parte in vantaggio. In un girone con la Spagna e dove passa solo la prima, questa coda era preventivabile”.
l’ex allenatore del Bayern ha poi tratta l’argomento Serie A e di conseguenza ha parlato anche del “suo” Milan. “In una campionato molto interessante e competitivo, che non viene animato più solo dalla Juventus, ma anche da Napoli, Inter, Lazio e Roma, purtroppo il Milan è rimasto un pò indietro”. Nonostante ciò il tecnico emiliano è ottimista per il futuro della squadra: “Avendo cambiato più degli altri. Ci vuole tempo, pazienza. La campagna acquisti rossonera è stata importante – dice – ma non bastano 6 mesi per costruire una squadra. Nessuno ha la bacchetta magica. Il 4/o posto sarebbe molto importante, ma non bisogna abbattersi quando le cose non funzionano. Ora si punta su giocatori giovani, da crescere, per poi innestare calciatori importanti”.