Calcio

Aia, Trentalange: “Giusto spiegare le decisioni degli arbitri, no alla necessità di giustificarci”

Alfredo Trentalange
Alfredo Trentalange - Foto AIA

Alfredo Trentalange, presidente dell’Aia, ha parlato a margine del raduno di Sportilia, in cui la stampa ha avuto modo di ammirare da vicino la preparazione degli arbitri: “Abbiamo lavorato come squadra. Gli arbitri hanno lavorato in maniera molto scrupolosa per prepararsi ai difficili campionati che stanno per iniziare. Hanno seguito anche principi di etica e umanizzazione in quanto prima di tutto sono persone che hanno il diritto di sbagliare“. Trentalange ha poi fatto chiarezza: “Spiegare le decisioni è più che corretto, ma non vogliamo che ciò si traduca in una necessità di giustificarci come se fossimo un danno per il calcio. Quello che auspichiamo è una maggiore conoscenza del regolamento, oltre alla cultura sportiva. Un arbitro di Serie A ha la stessa importanza del 14enne che arbitra le partite in periferia. La violenza sugli arbitri fa male a tutto il mondo del calcio“.

In aula era presente anche Gianluca Rocchi, che ha dichiarato: “Ho trovato dei ragazzi molto pronti dal punto di vista atletica. Abbiamo lavorato molto sotto il profilo tecnico ed effettuato simulazioni al Var per migliorare di più“. Ha parlato poi anche Duccio Baglioni, vice presidente Aia: “Il nostro impegno è quello di pensare a ognuno dei 30 mila arbitri che ogni weekend dirigono partite in ogni angolo del Paese“. Infine, la Componente del Comitato Nazionale dell’Aia Katia Senesi ha detto: “Non importa che l’arbitro sia uomo o donna, ma che sia preparato. Ciò non toglie che avere donne arbitro preparate sotto tutti i punti di vista rappresenti un valore aggiunto per il mondo del calcio“.

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