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Pagelle Lituania-Italia, basket qualificazioni Mondiali 2019

Pietro Aradori, Italia - Foto di fiba.Basketball

L’Italbasket subisce una sconfitta indolore alla Svyturio Arena di Klaipeda per 86-73 , contro la più solida Lituania, non a caso prima nel girone. Gli azzurri pagano un primo tempo nel quale hanno diverse occasioni per rimanere appaiati: occasioni non sfruttate nel migliore dei modi. Dopo il 47-29 dei primi 20 minuti gli azzurri continuano a caracollare fino alla sirena finale, in una partita che è esistita solo per un quarto e mezzo. Lo svantaggio è stato ridotto sul -10 a fine terzo quarto (61-51), per poi aumentare di nuovo esponenzialmente a inizio quarto quarto.
Nulla di vanificato, la Cina è già in cassaforte: bisognerà solo vedere quali saranno i componenti a volarci.

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI

L. Vitali 6: Croce e delizia. Dal palleggio e dalla punta raramente non riesce a trovare chi di dovuto, soprattutto in backdoor. Tuttavia è decisamente troppo carente e incostante nel tiro dall’arco.

M. Vitali 7.5: In attacco si trova decisamente in sintonia col fratello, tuttavia l’errore in transizione senza il quale Biligha avrebbe siglato il -5, al culmine della rimonta italiana, è decisamente rilevante (fermo restando che la partita vale quel che vale). Ha tuttavia il merito di sbloccare l’Italia dall’arco dopo uno 0 su 7 iniziale: il giocatore di Andorra sembra uno dei pochi a vedere il canestro da oltre i 6.75 m, difatti è il top-scorer con 21 punti.

Aradori 6.5: Il capitano è caldo in uscita dalla panchina: segna subito sei punti e si rende protagonista di virtuosismi a centro area, oltre che dei soliti tiri contestati. Termina di nuovo in doppia cifra.

Gentile 5.5: Molto aggressivo come ogni partita ma decisamente poco preciso, un po’ come tutta la squadra azzurra.

Biligha 6: Ci mette tanta verve come al solito, talvolta risultando discretamente falloso e irruento (tre falli in un quarto e mezzo). Esordisce subito con una stoppata poderosa su Mockevicius, non l’ultimo della lista. In difesa e livello realizzativo fa un lavoro più che sufficiente, dando la sensazione di migliorare leggermente partita dopo partita.

Abass 6: Non gioca tanto, tuttavia dà sempre la sensazione di voler spaccare il mondo con la palla in mano. La voglia c’è, i risultati arrivano a corre alternata: sistema i suoi numeri con due triple nel “garbage time” finale.

Pascolo 6.5: È il protagonista di inizio partita, predicando palla canestro a centro area. È sicuramente il più motivato degli azzurri: il perno di Dada confeziona sei punti nei minuti iniziali. Tende a scomparire col passare dei minuti.

Ricci 5.5: A livello realizzativo rimane una “liability”: prova comunque a mettersi in mostra tramite il solito lavoro oscuro a rimbalzo.

Filloy 6: Il solito Ariel Filloy: talvolta disfunzionale, talvolta efficace con alcune zingarate a centro area. Talvolta va bene, talvolta meno bene.

Moraschini 6: Entra nel parquet ad inizio secondo tempo senza alcuna paura, rendendosi protagonista subito con un canestro “belinelliano”, seppur aiutato dal ferro. Ottimo impatto del play di Brindisi nel terzo quarto con quattro punti.

Tonut S.V: Bagna il parquet a fine terzo quarto, vi rimane anche a inizio quarto quarto: mostra troppo poco per essere giudicato.

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