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NBA, Bruno Caboclo viola la quarantena: scatta l’isolamento supplementare

Russell Westbrook, Houston Rockets Official Facebook Page
Russell Westbrook, Houston Rockets Official Facebook Page

Il basket NBA è alle prese con la “bolla” di Disney World, che dovrebbe consentire di chiudere la stagione in corso, non senza qualche difficoltà. Lo sa bene la squadra di Houston, che arrivata in Florida si è trovata a gestire l'”evasione” di Bruno Caboclo e la positività al Covid19 di Westbrook. Caboclo, nonostante il chiaro protocollo istituito dalla Lega, ha infatti violato la quarantena delle prime 48 ore uscendo dalla propria stanza. Così facendo, ora il giocatore dei Rockets dovrà scontare un isolamento supplementare di 8 giorni e quindi non potrà allenarsi con i compagni di squadra. scattare l’isolamento supplementare. A questa notizia ha fatto seguito quella ancora più allarmante della positività al Coronavirus di Russel Westbrook. Il giocatore ha rassicurato tutti sulle sue condizioni (“Sto bene e non vedo l’ora di unirmi ai compagni” ha scritto sui social), ma potrà raggiungere Orlando solo dopo la quarantena e due test negativi consecutivi nel giro di 24 ore.

Nella video conferenza stampa di lunedì, Mike D’Antoni ha provato a spiegare la situazione ai media: “Non voglio entrare troppo nei particolari, è una prerogativa di Russell parlare o meno della propria salute. Sono convinto che sarà pronto a ripartire una volta che la situazione lo permetterà”. “Tante squadre sono alle prese con situazioni simili” ha sottolineato la leggenda dell’Olimpia Milano, “spero arrivi da noi il prima possibile. Non credo che le assenze di Russell, James e Mbah a Moute ci penalizzeranno, in due o tre settimane saremo pronti a competere con i nostri avversari. Le otto partite di regular season ci serviranno soprattutto per trovare la forma migliore e per prepararci alla postseason. Sappiamo quanto sia talentuosa la Western Conference e se vogliamo arrivare alle Finals nella postseason dovremo battere tre squadre di grande valore“.

Situazione meno chiara invece per quanto riguarda James Harden, assente sul charter della squadra. Al momento il club non ha chiarito i motivi del ritardo del Barba. In ogni caso, D’Antoni si dice ottimista sul ritorno in campo della coppia che potrà giocare un ruolo fondamentale per la squadra texana: “Si sono allenati molto bene a livello individuale nelle ultime settimane. Non avranno problemi a mettersi al passo dei compagni una volta giunti qui a Orlando“. “Per quanto mi riguarda quando arriva una notizia del genere” ha affermato invece Jeff Green in merito alla positività di Westbrook, “la pallacanestro passa in secondo piano. La cosa importante è che stia bene e non abbia problemi di salute. So che è così per cui dobbiamo solo avere un po’ di pazienza e aspettarlo, sarà presto qui con noi”.

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