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NBA 2019/2020: Memphis sorprende Houston, non si ferma la cavalcata dei Bucks

Giannis Antetokounmpo, Milwaukee Bucks 2018-2019 - Foto profilo FB Milwaukee Bucks

I risultati della notte italiana di mercoledì 15 gennaio e che ha visto in scena lo svolgersi di sette partite della regular season NBA 2019/2020. I Grizzlies superano i Rockets in un finale in volata grazie alle prestazioni di Ja Morant e Dillon Brooks e si candidano seriamente per un posto ai playoffs. Ai playoffs ci saranno sicuramente i Bucks, che ora ambiscono a soglie più elevate: contro i Knicks è arrivata la vittoria numero 36 su 42 partite giocate che per il momento mantiene in vita un possibile record di vittorie. Un ottimo Kyrie Irving non basta contro dei Jazz che mandano con oltre 20 punti a referto tre giocatori, vittorie agevoli per Clippers e Mavs.

LE CLASSIFICHE DELLE DUE CONFERENCE

IL CALENDARIO CON TUTTE LE PARTITE NBA

LA PRESENTAZIONE DI TUTTE LE SQUADRE NBA

Memphis Grizzlies-Houston Rockets 121-110 (HIGHLIGHTS)

I Grizzlies fanno sul serio, battono anche i Rockets e conquistano la sesta vittoria in fila, la striscia più lunga per la franchigia del Tennessee dal dicembre 2016. Il volto del successo Grizzlies è ancora una volta Ja Morant, miglior rookie di questa prima metà di stagione e autore di 26 punti con 10 su 11 al tiro a cui aggiunge 8 assist e un paio di giocate da highlights altamente spettacolari. Decisivo l’11-1 di parziale che a metà quarto periodo ha portato in doppia cifra di vantaggio i padroni di casa. Quinta partita oltre quota 40 punti segnati per James Harden contro Memphis (sua avversaria prediletta), che chiude con 41 un match da 13 su 37 dal campo, 5 su 19 dalla lunga distanza, 6 rimbalzi e 6 assist. Con Russell Westbrook a riposo, il Barba prova a caricarsi tutto il peso dell’attacco Rockets sulle spalle, non riuscendo però a evitare la 13esima sconfitta stagionale.

Milwaukee Bucks-New York Knicks 128-102 (HIGHLIGHTS)

Tutto troppo facile per i Bucks che dominano per 48 minuti e battono i Knicks senza lasciare lo spazio alla squadra di New York di mettere il naso avanti nel corso dei 48 minuti. Per gli ospiti è la sesta sconfitta nelle ultime sette gare, nonostante un Julius Randle da 25 e 15 rimbalzi e i ventelli di RJ Barrett e Bobby Portis. Impatto mostruoso di Giannis Antetokounmpo sul match: in soli 21 minuti di gioco il numero 34 dei Bucks chiude con 37 punti, 12 su 17 dal campo, 3 triple, 9 rimbalzi, 4 assist e un eloquente +32 di plus/minus. Un vero e proprio uragano che si è abbattuto sui Knicks, travolti senza riuscire a trovare alcun tipo di contromisura.

Le altre partite:

Dura meno di un tempo la sfida tra Clippers e Cavaliers, a senso unico sin dalla palla a due con i padroni di casa più freschi, con più energie e con un Kawhi Leonard versione extralusso a disposizione. Un avversario contro cui nulla hanno potuto i 25 punti di Collin Sexton e i 21 di Cedi Osman, unici giocatori in doppia cifra di un quintetto travolto dai titolari dei Clippers. L.A. si gode i 24 punti in uscita dalla panchina di Lou Williams, i sei giocatori in doppia cifra e un MVP che ha voluto mettere le cose in chiaro dopo un periodo di parziale appannamento. La partita giocata da Kawhi Leonard è al limite della perfezione: in soli 29 minuti sul parquet, l’MVP delle ultime Finals segna 43 punti, raccolti tirando 14 su 22 dal campo, 6 su 10 dall’arco, con 4 assist, 3 rimbalzi e un vertiginoso +39 di plus/minus. Senza Paul George, l’ex giocatore dei Raptors ha deciso di liquidare da solo la pratica Cavaliers, sbarazzandosi di un avversario abbordabile e al tempo stesso lanciando un messaggio a tutto il mondo NBA.

Decimo successo in fila per i Jazz che non arrestano la propria corsa e passano anche al Barclays Center. Un contributo di squadra ancora una volta eccellente, con le quattro prime punte tutte con almeno 18 punti a referto: Joe Ingles pareggia il suo massimo in carriera a quota 27; Rudy Gobert ne aggiunge 22 e 18 rimbalzi; Donovan Mitchell segna 14 dei suoi 25 punti nel quarto periodo; Bojan Bogdanovic chiude i conti con 18. Una macchina perfetta, che domina tutto il secondo tempo senza permettere ai Nets di rientrare in partita. Stavolta non basta a Brooklyn il contributo di Kyrie Irving, autore di 32 punti e 11 assist (massimo in maglia Nets) nella seconda partita in fila dopo oltre due mesi di assenza. L’esperimento della convivenza con Dinwiddie mette a dura prova la difesa Nets, che subisce la fisicità di Utah e non riesce mai a trovare le contromisure.

Atlanta festeggia nel migliore dei modi il compleanno di Dominique Wilkins e interrompe una striscia di quattro sconfitte battendo i Suns. Merito del trio Young-Collins-Huerter, con il secondo dominante sotto canestro che chiude con 22 e 10 rimbalzi, mentre Huerter gioca una delle migliori partite della sua carriera: 23 punti, 15 rimbalzi e 8 assist (con gli ultimi due nuovi massimi in carriera). Protagonista assoluto in casa Hawks ancora una volta è Trae Young, autore di 36 punti, 21 dei quali arrivati nell’ultimo quarto, uno scatto finale che gli ha permesso di mettere a referto la 20esima gara da 30+ punti nella sua stagione: per lui anche 5 triple a bersaglio e 10 assist. A Phoenix invece non basta il contributo di Devin Booker, ancora una volta il migliore dei suoi: il numero 1 dei Suns chiude con 39 punti e 7 rimbalzi.

Tutti i risultati di mercoledì 15 gennaio:

Memphis Grizzlies-Houston Rockets 121-110

Milwaukee Bucks-New York Knicks 128-102

Los Angeles Clippers-Cleveland Cavaliers 128-103

Brooklyn Nets-Utah Jazz 107-118

Atlanta Hawks-Phoenix Suns 123-110

Golden State Warriors-Dallas Mavericks 97-124

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