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NBA 2019/2020: incontenibile Doncic contro gli Spurs, la vince George contro i Thunder

I risultati della notte italiana di martedì 19 novembre che ha visto in scena lo svolgersi di nove partite della regular season NBA 2019/2020. Si parte con la tripla-doppia da 42 punti di Luka Doncic contro gli Spurs, ora seriamente nei guai a livello di record. Paul George, autore di una partita normale, segna la tripla decisiva contro i Thunder a 25 secondi dalla fine: non riesce a rispondere il nostro Danilo Gallinari. James Harden e Russell Westbrook fanno pagare pegno ai Blazers, agevoli vittorie poi per Celtics, Bucks e Raptors.

LE CLASSIFICHE DELLE DUE CONFERENCE

LA PRESENTAZIONE DI TUTTE LE SQUADRE NBA

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Dallas Mavericks-San Antonio Spurs 117-110 (HIGHLIGHTS)

Era questione solo di tempo prima che Luka Doncic superasse quota 40 ritoccando il suo nuovo massimo in carriera, ma il modo in cui ogni volta ci riesce è sorprendente. Questa volta ha chiuso la sua prestazione mostruosa con la tripla del +5 a 26.5 secondi dalla fine, spegnendo del tutto il tentativo di rimonta dei San Antonio Spurs partito da -18 dopo una gara tutta di rincorsa. Per Doncic bisogna aggiornare di nuovo il libro dei record: sesta tripla-doppia stagionale (nessuno come lui in NBA) con 42 punti, 11 rimbalzi e 12 assist, l’unico di sempre a realizzarne una da 40 punti prima dei 21 anni insieme a tale LeBron James. Dietro di lui anche i 22 punti di Dorian Finney-Smith (anche per lui massimo in carriera) e la doppia-doppia da 18+10 di Kristaps Porzingis per l’ottava vittoria stagionale dei Mavs. Per gli Spurs si tratta della sesta sconfitta consecutiva, una striscia che a San Antonio non vedevano dal lontano 2011: a nulla sono serviti i 36 punti di DeMar DeRozan, che ha guidato la rimonta dei neroargento fino ad avere per due volte il tiro del pareggio con Mills e Forbes nei minuti finali dell’ultimo quarto.

Los Angeles Clippers-Oklahoma City Thunder 90-88 (HIGHLIGHTS)

Non una bella partita, ma sicuramente una partita intensa: Clippers e Thunder si danno battaglia fino all’ultimo secondo, con la squadra di casa che ancora una volta deve affidarsi alla sua solidissima difesa. In assenza di Kawhi Leonard è Paul George a mettere a posto le cose firmando il canestro del sorpasso a 25 secondi dal termine, chiudendo poi con 18 punti. I Thunder per la verità hanno avuto anche più occasioni per vincerla: Chris Paul ha fallito la tripla del controsorpasso e Danilo Gallinari, dopo aver recuperato il rimbalzo, ha subito un contatto inizialmente ravvisato come fallo dalla terna arbitrale, dando all’azzurro due tiri liberi per passare in vantaggio. Dopo il challenge di Doc Rivers, però, i fischietti sono tornati sui loro passi e hanno solo ridato la rimessa a OKC, dalla quale Gallinari è riuscito a costruirsi un ottimo tiro ma senza riuscire a mandarlo a segno, chiudendo la sua brutta serata al tiro con 3 su 13 dal campo e 14 punti. I tre ex Clippers di OKC hanno chiuso tutti in doppia cifra (oltre a Gallinari, Shai Gilgeous-Alexander ha realizzato 11 punti e Chris Paul 22, miglior marcatore dei suoi), ma la squadra di Billy Donovan non è riuscita ad arginare uno straripante Montrezl Harrell, autore di 28 punti e 12 rimbalzi in uscita dalla panchina.

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Houston Rockets-Portland Trail Blazers 132-108 (HIGHLIGHTS)

Portland regge un quarto ma poi nel secondo subisce il parziale che la affossa (35-20) per mani soprattutto di un James Harden scatenato, che segna 15 dei suoi 36 punti proprio nella seconda frazione. “Per lui si tratta di una gara sotto media”, commenta ironico l’allenatore dei Blazers Terry Stotts, notando la media di 39.2 con cui sta viaggiando il Barba in stagione. Per il numero 13 di Mike D’Antoni ottima serata al tiro (11 su 19 dal campo, 5 su 10 da tre punti) e anche 6 rimbalzi e 5 assist: dopo essere partiti 3-3 i Rockets hanno infilato una striscia (ancora aperta) di otto vittorie che li proietta al secondo posto a Ovest dietro solo ai Lakers. Ottimo protagonista nella vittoria contro Portland anche un Russell Westbrook capace di far registrare la sua tripla-doppia numero 141 in carriera (la terza stagionale): per il numero 0 dei Rockets ci sono 28 punti, 13 rimbalzi e 10 assist, anche se con percentuali non necessariamente pulitissime (9 su 26 al tiro, 3 su 11 dalla lunga distanza). Assieme alla coppia magica di Houston, serata da ricordare anche per Clint Capela che chiude con 22 punti, 20 rimbalzi (di cui 5 offensivi, dei 17 di Houston) e un ottimo 10 su 17 al tiro. Agli ospiti non bastano i 25 con 10 su 19 dal campo di C.J. McCollum, brutta serata al tiro per Damian Lillard, tenuto a 4 su 15 al tiro per soli 13 punti nella sfida diretta con il rivale Russell Westbrook.

Le altre partite:

Dopo il passo falso di Sacramento i Celtics vincono 85-99 sul campo dei Suns, affidandosi alla propria difesa piuttosto che all’attacco. I biancoverdi infatti tirano solo col 41% dal campo e con il 29% da tre, ma hanno 26 punti da uno splendido Jayson Tatum. A fare la differenza è un parziale di 20-4 per chiudere il primo tempo, mantenendo sempre almeno 9 lunghezze di vantaggio per tutta la ripresa. Senza Ricky Rubio fermato da problemi alla schiena, l’attacco di Phoenix si è fermato senza mostrare il solito movimento di palla: Devin Booker ha comunque chiuso con 20 punti.

Tutto facile per Giannis Antetokounmpo e i Bucks, a cui basta accelerare nell’ultimo quarto per portare a casa la quarta vittoria consecutiva per 101-115. Merito dei 33 punti con 10 rimbalzi dell’MVP in carica. L’unica notizia positiva in casa Bulls è il massimo stagionale fatto registrare dalle riserve con 63 punti, di cui un terzo portano la firma di Daniel Gafford, che dopo aver segnato il suo primo canestro in NBA (nelle prime quattro apparizioni aveva sempre chiuso a quota 0) non si è più fermato chiudendo con 10 su 12 dal campo. Malissimo la coppia LaVine-Markkanen con 6 su 28 combinato al tiro per 20 punti complessivi.

Toronto vince 132-96 sfruttando la brutta giornata degli Hornets al capitolo palle perse (20, da cui i Raptors ricavano 39 punti) ma soprattutto trovando in OG Anunoby (16 dei suoi 24 punti arrivano nel terzo quarto) e in Terence Davies (tutti nel quarto periodo i suoi 16, massimo in carriera) i due eroi di giornata. Per la squadra di coach Borrego i 132 punti concessi sono il peggior dato stagionale, ma anche i 20 palloni persi non vanno tanto lontano alla peggior prestazione dell’anno: i 14 punti di Marvin Williams e i 13 a testa di Bismack Biyombo e Miles Bridges servono a malapena per le statistiche.

Dopo l’imbarazzante sconfitta interna di una settimana fa, i Knicks questa volta non si fanno sorprendere da Cleveland e stravincono 123-105 grazie ai 30 punti di Julius Randle e i 23 di Marcus Morris, vendicando i 21 punti presi sette giorni fa dai Cavs. Decisivo il parziale di 24-8 dei padroni di casa nel secondo quarto, dando ai Knicks un vantaggio che non hanno più mollato. In casa Cavs è da segnalare la prima assenza stagionale di Kevin Love fermato da un problema al collo. Senza neanche Larry Nance Jr. per un infortunio al pollice sinistro i Cavs si sono ritrovati spuntati sotto canestro e trovando solo i 18 punti del rookie Kevin Porter al suo massimo in carriera.

Pesante sconfitta interna per 86-115 per i Nets, che senza Kyrie Irving ancora fermo per problemi alla spalla vengono battuti facilmente dai Pacers dei fratelli Holiday. Il playmaker Aaron vive la miglior serata della sua giovane carriera con 24 punti e 13 assist mentre Justin ne aggiunge 20. In casa Nets l’unico sussulto è arrivato da Spencer Dinwiddie, autore di 28 punti per provare a tenere in piedi i suoi specialmente in un terzo quarto ispirato da un parziale di 7-0 per tornare a -13. Gli 86 punti segnati da Brooklyn sono il peggior dato stagionale: “Le squadre sotto media sono discontinue, ed è quello che siamo noi in questo momento” ha sentenziato coach Atkinson.

L’imbattibilità casalinga dei Jazz cade 102-112 davanti ai T’Wolves e davanti ai colpi di uno splendido Karl-Anthony Towns, capace di segnare 29 punti con 7 triple a segno e di apparecchiare la tavola per il parziale di 18-2 che decide la sfida nell’ultimo quarto. Cadono i padroni di casa nonostante i sei giocatori in doppia cifra, guidati dai 18 di Bojan Bogdanovic e la doppia-doppia da 16+14 di Rudy Gobert. Sulla brutta serata al tiro di Utah incidono Mitchell e Conley, che hanno combinato per 11 su 38 dal campo.

Tutti i risultati di martedì 19 novembre:

Dallas Mavericks-San Antonio Spurs 117-110
Los Angeles Clippers-Oklahoma City Thunder 90-88
Houston Rockets-Portland Trail Blazers 132-108
Phoenix Suns-Boston Celtics 85-99
Chicago Bulls-Milwaukee Bucks 101-115
Toronto Raptors-Charlotte Hornets 132-96
New York Knicks-Cleveland Cavaliers 123-105
Brooklyn Nets-Indiana Pacers 86-115
Utah Jazz-Minnesota Timberwolves 102-112

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