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NBA 2018/2019: Oladipo la vince all’OT, caduta Lakers. Bene Nets, Clippers e Thunder

Victor Oladipo, Indiana Pacers 2017-2018 - Foto Keith Allison CC BY-SA 2.0

La notte italiana di sabato 5 gennaio ha visto lo svolgersi di dieci partite della regular season NBA 2018/2019. Esiti piuttosto scontati: hanno vinto quasi tutte le squadre che dovevano vincere sulla carta, alcune con vittorie anche troppo convincenti. Quasi, perché i Lakers, senza LeBron, sembrano davvero aver perso la loro stella polare: a maggior ragione se la sconfitta arriva contro i Knicks, una squadra sì giovane, ma decisamente non al livello dei più maturi Lakers. L’MVP della serata se lo prende Oladipo, con una prestazione da 36 punti con annessa tripla della vittoria in OT per superare i Chicago Bulls.

Indiana Pacers-Chicago Bulls 119-116 OT

Partiamo quindi dallo stesso Oladipo, che con estrema calma si eleva nel momento in cui si eleva la pressione e mette, con 0.3 secondi mancanti, la tripla di tabella allo United Center. Mette a referto questa notte 36 punti e 7 rimbalzi, includendo alcuni canestri nel terzo quarto che concedono ad Indiana il sorpasso dopo tre quarti in cui i Bulls sono sempre stati avanti. Sabonis, sempre solidissimo, aggiunge una doppia-doppia da 23 punti e 12 rimbalzi.
LaVine conduce i Bulls con 31 punti, segna due triple nei momenti decisivi del tempo regolamentare, per pareggiare la partita a 105 e mandarla all’OT: rispettivamente a 17.3 e 3.9 secondi dalla fine, più o meno dallo stesso spot. Prestazioni di rilievo anche per Markannen e Dunn: 27 punti il primo, 16 punti con 17 assist il secondo. LaVine e Markannen solidi dall’arco, con un 9 su 18 complessivo.
Partita dunque, dopo un primo quarto a stampo Bulls (18-30), estremamente equilibrata, con gli stessi Bulls che entrano nel quarto quarto conducendo (75-78), dopo molti sorpassi e controsorpassi. In seguito Indiana prenderà ben sei punti di vantaggio con 1:12 dalla fine del quarto (94-100) dopo due liberi di Sabonis, prima che LaVine faccia il capolavoro.
Entrambe le squadre hanno tentato 28 triple: i Pacers ne hanno messe 9, i Bulls 12.
Per Indiana si segnala il rientro di Myles Turner con una maschera protettiva, dopo essersi rotto il naso lunedì in uno scontro con John Collins. Per i Bulls, invece, il rookie Chandler Hutchinson compie la sua quarta partenza da titolare quest’anno, in un quintetto Bulls che è tutto sotto i 24 anni. Ancora assenti Portis (distorsione della caviglia destra) e Parker (malattia e decisione dell’allenatore).

New York Knicks-Los Angeles Lakers 119-112

I Knicks passano allo Staples Center interrompendo una striscia negativa di otto sconfitte, grazie ai 22 di Tim Hardaway Jr. e i 16 di Trey Burke. I Lakers fanno davvero fatica a trovare una consistenza sia offensiva, che difensiva (causano solo due palle perse ai Knicks nel secondo tempo): Ingram mette a referto 21 punti, mentre Caldwell-Pope 19.
New York ha avuto immediatamente un approccio aggressivo alla partita, conducendo il primo quarto di ben 14 punti, dopo che i Lakers avevano segnato solo 5 punti nei primi sei minuti: ciò grazie all’attacco di Hardaway (11 punti nel primo quarto) e all’asfissiante difesa di Vonleh. I Lakers tuttavia rimangono a contatto, e un paio di triple tra Ball e Caldwell-Pope risanano la situazione a fine tempo (86-92). I giallo-viola manterranno il comando fino a 3:45 dalla fine, quando i due liberi di Knox e un paio di canestri di Kanter risanano la situazione. Kanter, in fattispecie segna 8 dei suoi 16 punti totali nel parziale finale di 3-11 per i Knicks. New York vince dunque inaspettatamente la sua sola seconda vittoria nelle ultime quindici partite: non vincevano dal 14 dicembre. Frank Ntilikina ha giocato solo pochi secondi nel primo tempo, prima di infortunarsi alla caviglia e rimanere seduto per tutta la partita. Sempre cauto Fitzdale per quanto riguarda il recupero di Mitchell Robinson: il centro ha saltato questa notte la nona partita di fila a causa di una distorsione alla caviglia sinistra. I Lakers sono ormai 1-4 senza LeBron, ma si può anche giustificarli dicendo che stanotte è mancato anche il secondo leader nello scoring, ovvero Kyle Kuzma (a causa di una contusione alla schiena): Walton è fiducioso di recuperarlo per le prossime due partite consecutive in trasferta. Torna dopo un mese di assenza Micheal Beasley: l’ex Knicks gioca 11 minuti segnando 6 punti.

Brooklyn Nets-Memphis Grizzlies 109-100

I Nets iniziano il loro filotto di partite in trasferta nel miglior modo, vincendo su un campo ostico, grazie soprattutto alla fase difensiva: Memphis è mantenuta al 45% dal campo e al solo 21% dall’arco. Doppia doppia per Russell da 23 punti e 10 assist, mentre Carroll mette a referto 20 punti con ben 5 triple. Come menzionato negli scorsi recap, Brooklyn trova la sua forza nel gioco corale: ben sei giocatori vanno oltre al doppia cifra, dopo che nell’ultima partita contro NOLA ne erano andati ben sette oltre quella soglia. Mike Conley, dopo aver finito senza punti nella sconfitta contro Detroit, segna 31 punti. Il rookie Jaren Jackson aggiunge 19 punti, Kyle Anderson riesce a racimolare una tripla doppia da 11 punti, 11 rimbalzi e 10 assist. La partita si dimostra equilibrata dall’inizio fino all’inizio del quarto quarto, dopo una buona partenza di Memphis nei primi 8 minuti di gioco (13-22). Nella seconda metà del quarto quarto i Nets impongono un parziale di 9-2, che impone un vantaggio poi di 12 punti (106-94), un cuscino che non permette ai Grizzlies di avvicinarsi oltre i sei punti di distacco per il resto della gara. Sorprendentemente (ma anche meritatamente) i Nets scalzano dall’ottavo seed i Detroit Pistons, dopo aver vinto la loro gara numero 11 nelle ultime 14, la terza consecutiva in trasferta: bisogna ribadire che questo filotto è arrivato dopo una streak negativa degli uomini di coach Atkinson di otto sconfitte. Rondae Hollis-Jefferson ha saltato la sua seconda partita consecutiva a causa di una lesione all’inguine. Per Memphis Justin Holiday, acquisito in una trade con Chicago, non è sceso in campo stanotte. Conley era in game-time decision a causa del dolore alla spalla sinistra risalente all’ultima partita contro i Pistons. Kyle Anderson registra la tredicesima tripla doppia nella storia dei Grizzlies, ovviamente la prima personale. È la decima volta nelle ultime undici partite che Memphis subisce almeno 10 triple dagli avversari, con una media di quasi 14 triple concesse a partita. Qualcosa si è rotto? I playoff sono, tuttavia, ancora a portata di mano (Lakers e LeBron permettendo).

Los Angeles Clippers-Phoenix Suns 121-111

I 21 punti del Gallo e di Lou Williams sorprendono ormai il giusto: il vero protagonista è paradossalmente Marcin Gortat. Quest’anno il centro polacco non aveva giocato un singolo secondo nei quarti quarti: stanotte Rivers gli ha dato fiducia e lui ha piazzato una doppia-doppia da 18 punti e 13 rimbalzi. Vi sono altri quattro Clippers ad aver terminato la partita in doppia cifra, tra cui Beverley con 16 punti. La panchina dei Clippers segna 61 punti (ribadendo che è la migliore della lega, con 52.4 punti di media): Harrell e Williams non hanno mai iniziato una singola partita in quintetto. Per i Suns da rimarcare i soliti migliori due scorer, ovvero Booker con 23 punti e TJ Warren con 20 punti. Male Ayton, solo 4 punti e 5 rimbalzi in 27 minuti: season-low che pareggia quello del 28 novembre sempre con i Clippers. Ciò dimostra quanto il centro rookie soffra (soprattutto a rimbalzo) la fisicità di Harrell e Gortat. Difatti, nei primi tre scontri della stagione, i Clippers hanno preso ben 42 rimbalzi complessivi in più dei Suns. Partita apparentemente senza storia nel primo tempo, dove i Clippers riescono ad avere addirittura un vantaggio di 29 punti a 53 secondi dal riposo (68-39). I Suns, sotto di 30 a 4:30 dalla fine del terzo quarto, carburano tuttavia un parziale di 5-22 costruito da 7 punti di Jamal Crawford e 6 di Josh Jackson, chiudendo il quarto a -13 (91-78). Mikal Bridges schiaccia nel primo possesso del quarto periodo portando Phoenix a -11, ma in seguito Williams stampa due triple, con successivamente un gioco da tre punti che chiude la partita. I Clippers giocheranno sei delle prossime sette partite in casa. Vincono la loro terza partita di fila in stagione contro i Suns, con i quali non perdono da 11 uscite. I Suns sono non sorprendentemente sempre più ultimi ad ovest, con un record casalingo di 5-16: solo i Knicks stanno facendo peggio, con un record di 4-12.

Oklahoma City Thunder-Portland Trail Blazers 111-109

Spettacolare partita al Moda Center: I Thunder erano reduci da sei sconfitte consecutive nei confronti dei Blazers, di cui otto in questo palazzetto, dove non vincevano dal 2014. Non bisogna neanche ribadire i due carnefici responsabili: George e Westbrook, 68 punti totali, divisi rispettivamente in 37 e 31. Lillard ha condotto i Blazers con 23 punti e 8 assist. Nurkic ha segnato 16 dei suoi 22 punti totali nel primo tempo, concedendo a Portland un vantaggio di 5 punti nel primo tempo (57-62), dove gli uomini di Stotts avevano avuto anche 11 punti di vantaggio. Nel terzo quarto vi è, tuttavia il comeback di Oklahoma (con 14 punti di Paul George), che impone un parziale di 36-25 che la fa entrare nel quarto quarto in vantaggio di sei punti (93-87). I Thunder allungano sul 107-97 a quattro minuti dalla fine della partita con un canestro di Westbrook, che segnerà 20 punti nel solo secondo tempo. In seguito il jumper di Mccollum e il 2 su 3 ai liberi dopo un fallo dalla linea dei tre punti di Lillard portano i Blazers a -2 (109-107) con 42.8 secondi dalla fine. Tuttavia, i due leader sbagliano due tiri prima che George segni due liberi con 4.3 secondi mancanti che chiudono la pratica. È stata la prima di quattro uscite tra le due squadre: l’anno scorso i quattro incontri sono andati tutti a favore dei Blazers. I Thunder dunque superano i Warriors e si aggiudicano il secondo seed ad ovest (25-13), a una sola partita da Denver capolista (25-11). Ferguson è uscito per falli a 2:43 dalla fine della partita. I Blazers vengono superati da Clippers e Spurs: sono ora al settimo seed (22-17), rischiando di venire risucchiati nella bagarre per gli ultimi posti disponibili ad ovest per i playoff.

Tutti i risultati di sabato 5 gennaio

Indiana Pacers-Chicago Bulls 119-116 OT
New York Knicks-Los Angeles Lakers 119-112
Brooklyn Nets-Memphis Grizzlies 109-100
Los Angeles Clippers-Phoenix Suns 121-111
Oklahoma City Thunder-Portland Trail Blazers 111-109
Utah Jazz-Cleveland Cavs 117-91
Dallas Mavericks-Boston Celtics 93-113
Washington Wizards-Miami Heat 109-115
Orlando Magic-Minnesota T’Wolves 103-120
Atlanta Hawks-Milwaukee Bucks 112-144

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