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Basket,Nba: Bulls e Hawks sempre più convincenti, conferme per Raptors e Clippers

Boston Celtics - Foto Yzukerman CC BY 2.0

Nella notte di Hallowen, l’NBA offre quattro partite tra cui spicca l’emozionante match tra Denver Nuggets e Toronto Raptors. La squadra del nostro Danilo Gallinari, nonostante un’ottima prestazione corale, non può nulla contro uno dei migliori reparti guardie dell’intera NBA, dato che DeMar, DeRozan e Kyle Lowry mettono a referto ben 62 punti su 105 di squadra, vanificando l’ottimo lavoro fatto dalla franchigia del Colorado, che manda ben 6 giocatori in doppia cifra.

Vincono abbastanza facilmente, e in maniera analoga, Chicago Bulls e Atlanta Hawks. Le due franchigie, che in estate hanno subito pesanti sconvolgimenti, sono le due grandi rivelazioni di questa prima settimana NBA, non solo per le vittorie, ma anche per la qualità del gioco espresso. Come i Nuggets, anche gli Hawks mandano 6 giocatori in doppia cifra, ma a ciò si unisce anche una grande prestazione difensiva di un rinato Dwight Howard, che riesce a fermare il fenomeno Demarcus Cousins a soli 14 punti, minimo stagionale. I Bulls di Fred Hoiberg fanno ancora meglio, passeggiando sui derelitti Nets fin dal primo istante di gioco, annientando la squadra di Brooklyn sotto ogni aspetto del gioco.

Se sono nel pieno della forma, come stanno dimostrando in questo inizio di stagione, quest’anno sarà veramente dura battere i Clippers che, grazie alle prestazioni di Chris Paul ( 24 punti e 8 assist) e Blake Griffin (21 punti 11 rimbalzi e 5 assist), si sbarazzano dei coriacei Suns.

Sacramento Kings – Atlanta Hawks (95-106)

Non conosce la parola sconfitta la squadra di Budenhozer, che travolge i Sacramento Kings grazie a una fantastica prestazione di squadra. Tra tutti, spicca certamente Dwight Howard, che, da quando ha iniziato a vestire la canotta della squadra della sua città, sembra essere rinato. Anche stanotte ha offerto un’ottima prestazione difensiva, contro uno dei migliori centri del momento, Demarcus Cousins, abbinata a 18 punti  11 rimbalzi e 4 stoppate. La prima scelta al draft 2004 sembra aver trovato un’intesa perfetta col compagno di reparto Paul Millsap, che contro la squadra di Joerger sfiora la tripla doppia, 13 punti 14 rimbalzi e 8 assist. Molto bene anche il cecchino Kyle Korver, 17 punti con il 62% da tre, e il tedesco Denis Schroder, 17 punti e 5 assist. Dall’altra parte, invece, nessuna nota positiva, con Joerger che ha l’obbligo di dare quantomeno un minimo di identità a una franchigia allo sbando da ormai più di un decennio.

Denver Nuggets – Toronto Raptors (102-105)

Proprio come contro Portland due sere fa, ai Nuggets non basta un’ottima prestazione per vincere la partita. Nonostante tiri da tre con ottime percentuali (40% contro il 25% degli avversari), la squadra di coach Malone cade sotto i colpi del duo DeRozan-Lowry, che insieme mettono insieme 62 punti e che fanno passare in secondo piano l’ottima prestazione del quintetto base dei Nuggets, tutti in doppia cifra, alla ricerca di una splendida rimonta negli ultimi due quarti. La franchigia del Colorado, se vuole puntare a fare bene, ha la necessità che i suoi giocatori simbolo, Danilo Gallinari su tutti, prendano la squadra per mano, ergendosi a leader dentro e fuori dal campo. I Raptors, invece, si confermano come l’unica squadra che può realmente infastidire i Cavaliers, anche se riconfermasi nell’East più competitivo degli ultimi anni sarà molto difficile.

Chicago Bulls – Brooklyn Nets (118-88)

Da squdra misteriosa a squadra macina vittorie. Questo è in sostanza ciò che è accaduto ai Bulls nell’ultima settimana. La squadra dell’Illinois vince e convince anche al Barclays Center di Brooklyn grazie alla prestazione di Jimmy Butler, 22 punti, e alle ottime prestazioni uscite dalla panchina di Mirotic (16 punti e 10 rimbalzi), McDermott (12 punti) e Isaiah Canaan (15 punti e 6 assist). Fred Hoiberg sta facendo un piccolo miracolo con i Bulls dato che, a inizio stagione, molti non ci avrebbero scomesso un euro. L’ex coach di Iowa State ha invece trovato la giusta amalgama, costruendo tutto sul talento di Jimmy Butler, indiscusso leader della squadra, e su un gruppo di giovani in uscita dalla panchina (McDermott e Mirotic su tutti) che quest’anno possono regalare soddisfazioni inaspettate ai propri tifosi.

Phoenix Suns – Los Angeles Clippers ( 98-116)

Dopo aver fatto sudare Oklahoma e Golden State, i giovani Suns tengono botta, per i primi 3 quarti, anche contro i Clippers. La squadra dell’Arizona, nonostante sia insieme ai Lakers candidata all’ultima piazza della Western Conference, ha fin qui espresso tratti di ottimo basket, giocando grandi partite contro squadre più quotate. La squadra di Doc Rivers, invece, conferma a tutti che se i big sono al massimo della forma, è veramente difficile giocarci contro. Entrati nell’ultimo anno di contratto, in quella che sarà probabilmente l’ultima stagione insieme, Chris Paul e Blake Griffin, salutati 6 anni fa come i nuovi Stockton e Malone, non vogliono essere ricordati per “Lob City” ma vogliono quanto meno raggiungere quell’agognata finale di conference che da sempre gli sfugge davanti gli occhi.

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